Ospedale, la direzione “diserta” l’incontro coi sindacati in Prefettura

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L’azienda ospedaliera non partecipa all’incontro con sindacati, sindaci e prefetto

Cgil ed Rsu: “E’ uno schiaffo ai lavoratori, così nessuna conciliazione”

LECCO – Nessun confronto: è rimasta vuota la sedia destinata alla direzione ospedaliera al tavolo convocato in Prefettura che avrebbe dovuto cercare di mediare una possibile intesa tra le rivendicazioni dei sindacati e le posizioni dell’azienda ospedaliera di Lecco.

Disertato dai vertici di ASST l’invito rivolto dal prefetto Castrese De Rosa a presentarsi all’incontro a quale hanno invece partecipato i sindaci Mauro Gattinoni di Lecco, Massimo Panzeri di Merate e Antonio Rusconi di Bellano, i comuni dove hanno sede i tre presidi ospedalieri.

Un’assenza che pesa quella della dirigenza ospedaliera e motivata in una lettera riportata dal prefetto in apertura della riunione, nella quale la direzione dell’ASST fa sapere che i temi della procedura di raffreddamento dichiarata dalla Cgil con Usb e decisa anche dalla Rsu “sono identici a quei del precedente tentativo di conciliazione” e che da allora non ci sarebbe “alcun elemento di novità”.

L’azienda ospedaliera anche ha sottolineato la ripresa del confronto con Cisl, Uil e Nursing Up, sigle che hanno deciso di non dichiarare l’agitazione sindacale.

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Il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa

“E’ sempre opportuno essere presenti agli incontri per potersi confrontare meglio di persona ma abbiamo recepito le motivazioni dell’ASST – fa sapere il prefetto – L’ospedale è l’azienda più grande che abbiamo sul territorio e personalmente auspico in una ripresa costruttiva del dialogo e che si possa arrivare quantomeno ad un accordo con tutte le parti sindacali”.

Meno concilianti i toni della Cgil: “Noi non ci siamo mai sottratti al confronto, rifiutare il confronto rappresenta uno schiaffo ai 3 mila lavoratori dell’azienda ospedaliera – sottolinea Catello Tramparulo della FP Cgil – questo ci porta a dire che il tentativo di conciliazione è fallito, il rischio è di balcanizzare quella che è la maggiore struttura lavorativa in provincia. Agiremo in termini legali davanti al giudice del lavoro per attività antisindacale e per la diffida riguardo ai tempi di vestizione. Il pericolo è quello di portare tutte le questioni su altri tavoli che non sono quelli del confronto”.

Catello Tramparulo – Cgil

I motivi dei contrasti tra sindacati e ASST

I sindacati presenti hanno ringraziato il prefetto e anche i sindaci per la loro partecipazione. “Spiace costatare la non presenza della dirigenza ASST – dicono Rsu – Non ci stupiamo di tali comportamenti ma ovviamente abbiamo esposto la situazione delle problematiche lanciando l’ennesimo grido di aiuto alle istituzioni deputate sulle immense difficoltà che ogni giorno devono affrontare i dipendenti della ASST di Lecco.”

“Non ci stancheremo mai di elencarle – proseguono – carenza di personale, mancati accordi sui fondi e utilizzo degli stessi in modo unilaterale con conseguente aumento di ore straordinarie e ferie da recuperare, utilizzo fondi ordinari per pagamento indennità malattia infettiva senza alcun finanziamento da parte di Regione Lombardia per il 2021 come invece fatto nel 2020, aumento spese per incarichi di funzione in modo unilaterale, mancato accordo per tempi di vestizione e svestizione , appalti esterni relativi ormai a tutti i profili professionali, chiusure di reparti e relative riduzioni di attività in modo particolare servizi territoriali e al P.O di Merate. , mancata istituzione del servizio infermieri di famiglia, ect ect.”

“Abbiamo espresso al prefetto e ai sindaci presenti le nostre preoccupazioni in modo che si facciano portavoce nei confronti delle istituzioni e delle parti sociali per aprire un tavolo emergenziale sulla sanità lecchese e per affrontare con urgenza una risposta coordinata e efficace – concludono dalla RSU – Ci auguriamo che questo serva per sollecitare gli attori in campo. Rimane ovviamente la posizioni della RSU che senza risposte immediate  si riserva di proclamare lo sciopero a data da destinarsi”