Ospedale, resta teso il clima tra sindacati e dirigenza. Un nuovo sciopero?

Tempo di lettura: < 1 minuto

Non si presenterà la RSU il prossimo incontro con i vertici dell’azienda ospedaliera

“Nessuna risposta sulle questioni poste. Ci riserviamo uno sciopero in ottobre”

LECCO – I rappresentanti sindacali della Rsu dell’azienda ospedaliera ha deciso di non presentarsi alla convocazione del 14 settembre da parte della dirigenza ASST Lecco. Lo fa sapere la stessa RSU in una nota

“Rimane aperto lo stato di agitazione mai chiuso ne dalle organizzazioni sindacali dopo lo sciopero del 14 maggio”.

La motivazione, spiegano, sono “le continue non risposte da parte della dirigenza ASST sui temi aperti: carenza di personale, mancato rispetto delle prerogative sindacali, agibilità sindacali, conseguenze provvedimenti di sospensione dipendenti non vaccinati ,applicazione green pass e sue conseguenze, sospensioni delegato sindacale, processi per delegato sindacale, mancato accordo sui tempi di vestizione, applicazione delibere con spesa sui fondi contrattuali 2021 senza accordo sindacale, assenza di un confronto sulla sicurezza con gli RLS, mancato pagamento indennità Covid 19 in modo unilaterale per alcuni dipendenti, problematiche parcheggio P.O Lecco, nessuna novità e comunicazione sul progetto infermieri di famiglia, chiusura del reparto di psichiatria di Merate ormai da circa un anno, nessuna comunicazione dei lavori di ristrutturazione CPS centro diurno Lecco, infine continuo ricorso alle società esterne per reperimento personale, nessuna comunicazione e coinvolgimento sulla definizione delle priorità lecchesi sul PNRR”.

“Ci riserviamo in ottobre – aggiungono – di proclamare uno sciopero e di incontrare sua eccellenza il Prefetto per illustrare la grave situazione che permane nei nostri servizi sanitari”.