Over 80. Circa 24 mila nel lecchese. Regione spiega il piano di vaccinazioni

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Oltre 726 mila ultraottantenni da vaccinare in Lombardia, circa 24 mila in provincia di Lecco, il 10% allettati

Il piano operativo di Regione prevede fino a 138 mila vaccinazioni al giorno

LECCO – Si avvicina il momento della vaccinazione anti-Covid per gli anziani: su tutto il territorio regionale sono 726.000 gli ultraottantenni che potranno essere vaccinati a partire da giovedì 18 febbraio. 

Per poter essere vaccinati dovranno aver manifestato la propria adesione da lunedì 15, attraverso i diversi canali messi a disposizione: il portale dedicato di Regione Lombardia vaccinazioni Covid.servizirl.it (attivo dalle ore 13), il proprio medico di famiglia o le farmacie. Per maggiori informazioni sarà attivo dalle ore 13 di sabato il numero verde 800.89.45.45.

Nel territorio dell’ATS Brianza (Lecco-Monza) si contano circa 90 mila anziani, di cui circa 24 mila in provincia di Lecco. Per eseguire le vaccinazioni saranno individuate delle strutture specifiche sul territorio, sette in tutto da quel che si apprende e saranno rese note nei prossimi giorni. Si stima inoltre che il 10% degli anziani lecchesi sia allettato e per loro dovrà essere prevista la vaccinazione al domicilio.

Regione sottolinea che gli appuntamenti per la somministrazione saranno fissati e comunicati in base alle dosi di vaccino che la struttura del Commissario Arcuri metterà a disposizione per le persone che rientrano in questa categoria, denominata “1 ter”.

“Al momento si tratta di Pfizer e Moderna e secondo le previsioni di consegna – spiegano dal Pirellone – si ipotizza di poter concludere la prima dose entro la settimana del 29 marzo.

Il numero di vaccinazioni previste ogni giorno

Il cronoprogramma, illustrato ieri anche ai sindaci lombardi in video collegamento con il presidente Attilio Fontana, la vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni, il consulente del presidente per la vaccinazione di massa, Guido Bertolaso, e il direttore della Dg Welfare Marco Trivelli, proprio in considerazione della consegna delle dosi annunciate da Arcuri.

Il piano prevede per gli ‘over 80’ , complessivamente su tutto il territorio lombardo: da giovedì 18 febbraio 18.000 somministrazioni; dal 22 febbraio 54.000; dal 1 marzo, 108.000; dall’8 marzo 138.00; dal 15 marzo, 138.000; dal 22 marzo, 138.000; dal 29 marzo, 132.000. Dopo un intervallo di 21 giorni inizierà la somministrazione della seconda dose.

Il vaccino Moderna per le vaccinazioni a domicilio

I vaccini Pfizer in virtù delle caratteristiche di conservazione (catena del freddo) saranno somministrati dai centri vaccinali di Ats e Asst come si è proceduto per i soggetti della fase ‘1’ (operatori sanitari e amministrativi delle strutture ospedaliere pubbliche e private, ospiti e personale Rsa); quelli Moderna, più gestibili, potranno essere utilizzati per i soggetti ‘allettati’ che saranno raggiunti direttamente al domicilio attraverso l’impiego di Usca, medici di famiglia o dell’Esercito.

La tabella di marcia

Entro la settimana dell’8 marzo è prevista la conclusione della fase ‘1’  che ha riguardato in Lombardia i 210.000 operatori di Ats, Asst, ospedali privati , ospiti e personale Rsa; entro quella del 29 marzo si chiuderà invece quella ‘1 bis’ che coinvolge persone over 55  fragili e con patologie e over 55 tra operatori della rete sanitaria extra-ospedaliera, quelli della rete territoriale(es. degenze di comunità, strutture dell’area della salute mentale etc.), sistema sociale (es Comunità educative), rimanenti professionisti distinti per ciascun ordine delle professioni sanitarie, in tutto 117.000 .