Palazzine e un negozio nell’area ex Pagani: via libera dal Comune

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Un rendering del progetto nell'area ex Pagani

“Sì” del municipio all’intervento urbanistico nell’ex area Pagani

Quattro torri residenziali, un’area commerciale e nuovi parcheggi

LECCO – Un’opportunità da cogliere, oppure una scelta che produrrà disagi al quartiere? Con ventuno voti ‘pro’ e otto contro, il Consiglio Comunale, lunedì sera, ha scelto la prima, dando il via libera all’intervento urbanistico nell’area ex Pagani.

Hanno votato favorevolmente il PD, Appello per Lecco, Italia Viva, Forza Italia e NCD contrari invece i consiglieri della Lega, la sinistra di Cambia Lecco, i Cinque Stelle e il consigliere Alberto Negrini.

Il progetto prevede la realizzazione di quattro edifici (fino ad un massimo di sei piani) di ambito residenziale dove troveranno spazio 120 appartamenti, e un ambito commerciale, con l’inserimento di una media struttura di vendita.

Il voto in consiglio comunale

Prevista la cessione al Comune di un parcheggio di venti posti in via Montelungo e uno interrato per un totale di un’ottantina di posti auto pubblici, di un’area verde, di un percorso ciclopedonale e di una nuova rotatoria per mitigare la viabilità.

Un piano che da dieci anni attende la sua realizzazione, ridotto nelle metrature nella sua ultima progettualità (residenziale calato dai 14,8 mila mq del 2020 a 10,1 mila mq, per commerciale un lieve aumento da 1,55 mila mq a 1,62 mila mq).

Le opportunità

Per il Partito Democratico, che ha votato compatto la variazione al Pgt, “l’intervento recupera una zona di degrado, la riduzione della volumetria ne riduce anche l’impatto sul quartiere, crea nuovi parcheggi utili ai residenti, rigenera una parte della città” ha sottolineato il consigliere ‘dem’ Elena Villa.

Del resto, lo ha ricordato qualcuno, non ci si può certo immaginare che il privato possa realizzare un parco sul proprio terreno, magari utile al quartiere ma certamente non redditizio per l’investitore. Qualche beneficio per la comunità ci sarebbe però, non solo dalla riqualificazione dell’area ma sicuramente dai nuovi parcheggi a servire il quartiere, in una posizione non così distante dall’ospedale Manzoni.

“Va a sanare una ferita aperta” ha ricordato Emilio Minuzzo di Forza Italia.

Appartamenti e negozi, già troppi?

Le osservazioni dei contrari guardano al possibile impatto dell’intervento sul quartiere, sulla reale necessità di avere altre abitazioni in un momento ancora non florido per il mercato immobiliare e di avere una nuova struttura commerciale in un’area dove non mancano.

Cinzia Bettega della Lega ha puntato il dito sull’effetto che un nuovo supermercato potrebbe avere sui negozi di vicinato, anche Alberto Negrini, che di professione fa il commerciante, ha sottolineato quanto sarebbe stato utile al Comune un piano del commercio per trarre le giuste valutazioni. “Servono davvero altri 120 appartamenti? Serve davvero un nuovo negozio che porterà altro traffico? Diventerà un quartiere invivibile” ha detto Alberto Anghileri, consigliere di sinistra.

Un altro rendering che mostra le quattro torri e il corpo centrale

Un intervento “che peserà moltissimo su quel rione – ha detto Massimo Riva dei Cinque Stelle – , l’amministrazione si trova ancora una volta supina ai tempi di un’iniziativa imprenditoriale che tiene in ostaggio il rione”.

Il rischio, per Giovanni Colombo della Lega, “è di costruire ‘cattedrali’ e lasciarle vuote”, mentre il collega di partito Stefano Parolari ha ricordato che il piano è in contrasto con il PGT tanto da richiederne una variazione. “Lecco in passato è stata rovinata da interventi in aree dove non era stato dato un disegno urbanistico chiaro”.

Il sindaco: “Il coraggio di decidere”

“E’ poco serio pensare che l’urbanistica possa cancellare un diritto acquisito dal privato, oltretutto con un’analisi molto superficiale delle richieste abitative – è intervenuto il sindaco Virginio Brivio – Anche quando si è deciso l’insediamento della nuova sede de La Nostra Famiglia, non lontano da lì, sembrava dovesse accadere la fine del mondo, invece abbiamo mantenuto il servizio in città. Se dovessero esserci problemi alla viabilità in particolare ore del giorno, si metterà mano al piano del traffico. Certe volte – ha concluso – servirebbe il coraggio di decidere”.