“Piazza dell’Innominato”, a Lecco giustizia restorativa al centro

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Dal 30 giugno “Lecco Restorative City – Piazza dell’Innominato”

Film, incontri e approfondimenti sul tema della giustizia riparativa

LECCO – Presentato questa mattina in conferenza stampa al Palazzo delle Paure l’evento “Piazza dell’Innominato – Lecco Restorative City”, che, dopo l’esordio del 2021, ritorna con un’attesa seconda edizione ricca di iniziative dedicate ai temi della “restorative justice” promosse da CSV Monza-Lecco-Sondrio, Comune di Lecco e Tavolo lecchese per la giustizia restorativa, giunto al suo decimo anno di attività.

Al momento sono intervenuti gli assessori del Comune di Lecco al Welfare Emanuele Manzoni e all’Attrattività territoriale Giovanni Cattaneo, il garante dei diritti delle persone private della libertà individuale del Comune di Lecco Lucio Farina, Simona Carozzi per il Tavolo lecchese della giustizia restorativa e la direttrice della Casa Circondariale di Lecco, Antonina D’Onofrio.

Tre le serate. Giovedì 30 giugno alle 21 avrà luogo la proiezione del film “Aria ferma” di Leonardo Di Costanzo, presso l’area della Piccola e in contemporanea presso la casa circondariale di Lecco, a cura dell’associazione Dinamo culturale, con un collegamento da remoto per uno scambio condiviso prima e dopo la visione del film. Autorità, cittadini e un ristretto numero di persone saranno presenti in entrambi i contesti. Consigliata la prenotazione a questo link https://forms.office.com/r/420vYEAuUf.

Venerdì 1° luglio alle 20.30 alla Piccola è in programma l’incontro “Costruire giustizia con i minori: dialogo sulla giustizia minorile”, con riflessioni e testimonianze di ospiti dalla lunga esperienza professionale nell’ambito giudiziario, educativo e scolastico e la presentazione del libro “Un anno strano” di Ennio Tomaselli. Consigliata la prenotazione a questo link https://forms.office.com/r/QkmxkSNEkqop.

Lunedì 4 luglio alle 21 al Politecnico (Aula B0.7) si terrà l’incontro conclusivo “Giustizia in dialogo: retribuire, riabilitare, restorare”, in cui dialogheranno gli attori locali che operano nell’ambito penale. Consigliata la prenotazione a questo link https://forms.office.com/r/QkmxkSNEkqop. È possibile prenotarsi anche scrivendo a linnominato@leccorestorativecity.it.

“La nostra società ha bisogno di ‘ponti’. Lecco Restorative City, organizzata insieme al tavolo lecchese per la giustizia restorativa, è per questo un patrimonio prezioso, uno spazio di dialogo e di inclusione che permette di aprire a un concetto di giustizia dove vittime, rei e comunità si incontrano – ha commentato l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni -. Non si tratta di qualcosa che riguarda solo gli aspetti di rilevanza penale ma di un metodo che mette al centro le persone, anche chi ha sbagliato, aprendo a una dimensione sociale importante. La nostra amministrazione vuole continuare a lavorare in questa direzione insieme alla casa circondariale, al tavolo, a tutte le associazioni che si occupano di questi temi e al nostro garante. È per questo che i palcoscenici di Lecco Restorative City saranno dentro e fuori le mura: perché vi possa partecipare tutta la comunità, proprio tutta”.

“Ci prendiamo cura delle relazioni per far crescere una città più attrattiva – ha aggiunto l’assessore all’Attrattività territoriale del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo –. Il modo in cui ci trattiamo fa la differenza e l’esperienza del Tavolo della giustizia restorativa fa emergere aspetti talvolta nascosti eppure decisivi del nostro essere comunità. Piazzale Cassin ospita per il secondo anno la Piazza dell’Innominato: Lecco è un laboratorio a livello nazionale sui temi della giustizia, l’animazione della Piccola è l’occasione per condividere il percorso che si sta portando avanti coinvolgendo tutti, a partire dai più giovani”.

Così il garante delle persone private della libertà individuale del Comune di Lecco Lucio Farina: “È importante che il carcere e la comunità si incontrino sempre più spesso per permettere alle persone detenute di ricostruire relazioni significative affinché possano, sia durante sia al termine del periodo di detenzione, ricostruire un percorso di vita in sintonia con le regole del comune vivere”.

Il commento di Simona Carozzi, del Tavolo lecchese della giustizia restorativa: “Il Tavolo lecchese ha intrapreso un cammino appassionato e a volte impervio, che ha assunto la visione della Restorative Justice come orizzonte di sviluppo di una Città e di una Comunità Restorativa, impegnata a declinare i principi e i valori della Restorative Justice nelle pratiche quotidiane attraverso cui si affrontano i conflitti e le lacerazioni che si generano tra le persone nella convivenza civile oltre che come percorso possibile e auspicabile che arricchisce e integra le risposte della giustizia penale. Il Tavolo dell’Innominato opera affinché nella comunità si creino le condizioni che rendono praticabili esperienze e risposte di giustizia esigenti e, ogniqualvolta possibile, alternative a quelle meramente punitive e privative della libertà personale, spesso deresponsabilizzanti e non sempre efficaci nel prevenire il crimine e la sua recidiva. Per fare questo è importante coltivare collaborazioni con le istituzioni e tutti i cittadini interessati al tema”

“La centralità della persona detenuta – ha spiegato la direttrice della Casa Circondariale di Lecco Antonina D’Onofrio -, tra umanità della pena e principi del trattamento, è il nostro compito nell’ottica della rieducazione e della giustizia restorativa”.

A questo collegamento il nuovo portale del Tavolo lecchese per la giustizia restorativa: www.leccorestorativecity.it.