Politecnico. Al polo di Lecco scienza e tecnologia sono a portata di bambino

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Mfl Stem Academy, nuovo progetto per gli studenti della scuola primaria

Cinque laboratori dedicati alle classi quinte dell’Istituto comprensivo statale Molteno

LECCO – E’ nato grazie al sostegno della Mario Frigerio S.p.A., un nuovo progetto di divulgazione della cultura scientifica per i bambini della scuola primaria, coordinato dal Polo territoriale di Lecco. Si chiama Mfl – Stem Academy e i destinatari sono gli alunni delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo Statale Molteno, nello specifico dei plessi di Molteno, Rogeno, Garbagnate Monastero e Sirone.

Il progetto prevede un percorso di 5 laboratori sui temi movimento, spazio, forme e acqua, selezionati in relazione ai programmi didattici delle scuole coinvolte. Si è già svolto presso il campus il primo incontro “Le forme nascoste della natura” a cui hanno partecipato 22 alunni della scuola primaria di Rogeno. Il laboratorio è stato condotto da Simone Cinquemani, responsabile scientifico del laboratorio Bioinspired Systems del Polo territoriale di Lecco.

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Lo diamo per scontato, ma in natura esistono forme straordinarie che possono essere di ispirazione per trovare soluzione a tanti problemi della vita quotidiana. Partendo da questa suggestione, attraverso una carrellata di immagini, il prof. Cinquemani ha guidato i bambini in un’attenta riflessione sulle forme che la “natura nasconde”. Quali sono queste forme, le sappiamo riconoscere? E quale funzione può avere una determinata forma? Conclusa la parte teorica i bambini, con l’aiuto di tre studentesse del Polo che hanno aderito all’iniziativa in qualità di tutor, hanno realizzato disegni e scritte su piccole tessere esagonali, proprio come le cellette degli alveari. Tutte le tessere decorate sono state poi unite e incollate su due grandi dischi di legno che sono stati donati alla scuola in ricordo dell’esperienza.

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Al termine gli studenti hanno visitato il laboratorio Modelli e Prototipazione del campus dove hanno potuto vedere in funzione una stampante 3D e una stampante a incisione laser, utilizzate per la realizzazione delle celle esagonali e dei dischi in legno.

“Mario Frigerio nasce nel territorio in cui la mia famiglia affonda le sue radici e con questo progetto, vogliamo rafforzare ulteriormente il legame tra la nostra azienda e il territorio circostante, concentrandoci su un tema di grande importanza per il nostro settore: le STEM – afferma Lucia Frigerio Executive Vice-President di Mario Frigerio S.p.A. -. Siamo entusiasti di poter collaborare nuovamente con il Politecnico e perseguire insieme il comune obiettivo di sviluppare nei bambini un pensiero logico e la capacità di risolvere problemi, facendo leva sulla loro grande curiosità e creatività”.

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“Dopo il minicorso di laurea Polis che continua a riscuotere grande successo, ecco un altro progetto attraverso il quale abbiamo la preziosa opportunità di parlare di scienza e tecnologia ai più piccoli” – dichiara Manuela Grecchi, Prorettore Delegato del Polo territoriale di Lecco -. Sono molto grata a Lucia Frigerio di Mario Frigerio S.p.A., che ha deciso di sostenere l’iniziativa mostrando ancora una volta attenzione alle attività del Politecnico sul territorio. Ringrazio anche i docenti che hanno aderito con entusiasmo al percorso, strutturando attività ad hoc”.

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Entusiaste le maestre della scuola di Rogeno: “Ringraziamo Mario Frigerio S.p.A. e il Polo territoriale di Lecco per questa significativa esperienza offerta gratuitamente ai nostri alunni di classe 5^. Inoltre siamo grate a Roberta Castelnuovo che, dopo aver organizzato in maniera perfetta i vari momenti della visita, il 17 febbraio ci ha accolti immediatamente scesi dall’autobus, facendoci sentire i benvenuti all’interno del campus. Un ringraziamento particolare va anche al professor Cinquemani, che partendo dalle conoscenze ed esperienze pregresse dei bambini, ha coinvolto l’intera classe in una piacevolissima conversazione, tanto che anche i più timidi hanno partecipato, alzando la mano per rispondere. Alcuni studenti, stimolati dall’esperienza, hanno addirittura preso appunti, che sono poi stati riletti alla scuola primaria nelle ore di italiano per guidarci alla stesura di un testo. In matematica invece l’uscita ha dato lo spunto per un lavoro sulle forme geometriche partendo dall’esagono e per una riflessione sui materiali diversi utilizzati con la stampante 3D. La presenza delle tre studentesse del Politecnico, Alice, Loredana e Yasmine, è stata inoltre la prova concreta per le alunne e gli alunni che le discipline matematico-scientifiche oggi non sono più un’esclusività dei maschi. Il laboratorio ha stimolato creatività, capacità di collaborare e iniziativa personale negli alunni. I ragazzi sono arrivati al Politecnico incuriositi, domandandosi cosa potessero fare loro in una “scuola per grandi”, e sono rientrati alla scuola primaria entusiasti, qualcuno con il desiderio di tornare al Politecnico come studente. Ora tutti attendono con impazienza il prossimo incontro del 26 maggio alla sede della Mario Frigerio S.p.A. Ci auguriamo che l’esperienza venga riproposta anche negli anni a venire”.