Pompieri.”Troppo pochi. In Lombardia uno ogni 3,4 mila abitanti”

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I sindacati sottolineato il numero insufficiente di Vigili del Fuoco

“Inferiore al 30% rispetto alla pianta organica prevista dal Ministero”

MILANO – In Lombardia i vigili del fuoco operativi sono solo 2896 e devono coprire più di 1500 Comuni (due vigili per ogni comune). Sono insufficienti sono anche le sedi: in tutta la nostra regione ci sono solo 54 sedi terrestri e 4 aeroportuali (Malpensa, Linate, Orio al Serio, Montichiari).

E’ quanto denunciano le organizzazioni sindacali Cgil Fp Vvf, Cisl Fns, Uil Pa Vvf di Milano e Lombardia, con Confsal Vvf.

I sindacati chiedono un aumento considerevole delle assunzioni e soluzioni più strutturate per la Lombardia, “poiché la dotazione è del 30% inferiore rispetto alla pianta organica prevista dallo stesso ministero”.

“In una regione come la Lombardia, che ha più di 10 milioni di abitanti, un’estensione di 23.863 kmq geograficamente eterogenea – spiegano – abbiamo solo 1 vigile del fuoco ogni 3.400 abitanti, contro una media europea di 1 vigile del fuoco ogni 1.000 abitanti. Questo genera un allungamento dei tempi di attesa per un intervento e a pagarne le conseguenze sono per primi i cittadini”.

I rappresentanti dei pompieri chiedono vogliono tenere alta l’attenzione del Governo e della politica “sulle gravi problematiche che attanagliano da sempre i lavoratori e le lavoratrici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.

Tutelare la sicurezza dei lavoratori

“Le vertenze fino ad oggi messe in campo sono rivolte al riconoscimento della reale specificità e alta professionalità dei Vigili del Fuoco oltre ad un consistente potenziamento degli organici finalizzato a prestare un idoneo servizio sul territorio a tutela della sicurezza sia dei cittadini sia degli operatori stessi” spiegano i sindacati

A seguito della protesta unitaria di Cgil, Cisl, Uil, alle quali anche allora si era aggiunta la Confsal, tutti gli schieramenti politici hanno presentato emendamenti a favore dei Vigili del Fuoco con lo scopo di una corretta valorizzazione stipendiale e previdenziale e di una tutela assicurativa in caso di infortunio sul lavoro e malattie professionali correlate ad esso.

“Oggi – spiegano i sindacati – è fondamentale proseguire su questa strada affinché tali atti normativi siano formalizzati da parte del Governo nella prossima Legge di Bilancio. È tempo di tradurre in concreto le promesse governative e politiche in conseguenza delle rivendicazioni legittime che la nostra categoria reclama ormai da troppo tempo”.

Oltre a chiedere un adeguato riconoscimento economico della specificità professionale, Cgil Fp Vvf, Cisl Fns, Uil Pa Vvf di Milano e Lombardia denunciano: “la mancanza di un sistema previdenziale che consenta ai lavoratori e alle lavoratrici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di vedersi garantire una pensione adeguata alle aspettative di vita; la mancanza di un’assicurazione che, come l’Inail, possa tutelarli in toto contro infortuni e malattie professionali”.