“Ponte di Malavedo cantiere abbandonato e mancanza di decoro urbano”

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I sacchi di immondizia riempiti dopo l'intervento di pulizia effettuato nei giorni scorsi da una residente di Malavedo

Lo sfogo di una residente che nei giorni scorsi ha preso ramazza, paletta e sacchi ed ha pulito ponte e strada

“I rioni, soprattutto quelli alti, devono fare i conti con problemi annosi che riguardano il decoro urbano, inesistente”

LECCO – Si è armata di ramazza, paletta e sacchi dell’immondizia pulendo la passerella del ponte, il ciglio della strada e una parte del greto del fiume Gerenzone, impacchettando tutto nel rispetto della raccolta differenziata pronti per il ritiro.

E’ successo nei giorni scorsi a Malavedo dove una residente, stanca di vedere il ponte pieno di rifiuti e immondizia si è data da fare.

ponte malavedo passerelle
Il ponte di Malavedo con una passerella sistemata e riaperta e l’altra ancora in fase di cantiere

“La situazione è indecente, sono mesi che non passa più nessuno a pulire e il ponte era diventato un immondezzaio, così come il ciglio della strada”, fa sapere la residente che, a proposito del ponte di Malavedo aggiunge: “Hanno iniziato i lavori di messa in sicurezza a settembre dello scorso anno, hanno riaperto una delle due passerelle e la seconda è rimasta chiusa e inaccessibile, avvolta da reti da cantiere arancioni. Non si è visto più nessuno e gli unici cartelli che sono stati messi sono quelli del Covid, non uno che indichi la sospensione o il termine dei lavori. Quando un privato cittadino deve fare anche solo dei piccoli lavori a casa, è obbligato ad esporre carte e cartelli seguendo un iter burocratico estenuante, qui, invece, va bene tutto. Vale anche abbandonare un cantiere, perchè di fatto è quello che è successo”.

Quindi la residente conclude: “Ho fatto la segnalazione in Comune sottolineando i mancati interventi di pulizia, con la speranza che qualcuno intervenga. Non solo l’unica che si lamenta, molti residenti sono stanchi di leggere di grandi progetti cittadini e ritrovarsi poi a vivere in rioni, soprattutto quelli alti di Lecco, che devono fare i conti con problemi annosi di decoro urbano… inesistente”.