Premio Cereda, vincono 5 classi: gli studenti lavorano sul tema della mafia

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Assegnati cinque riconoscimenti per il Premio Paolo Cereda, promosso da Libera Lecco

Grande partecipazione. Gli studenti approfondiscono il tema delle vittime di mafia e dei collaboratori di giustizia

 

LECCO – Sono state 36 le classi delle scuole lecchesi che quest’anno alla quarta edizione del Premio Cereda, organizzata da Libera Lecco insieme alla Fondazione comunitaria del lecchese e all’ufficio scolastico provinciale.

Un segnale di grande partecipazione, come sottolineato dal referente lecchese di Libera,
Alberto Bonacina introducendo la cerimonia di consegna del riconoscimento dedicato alla sensibilizzazione dei giovani sul tema della legalità e dell’antimafia.

Gli studenti durante l’anno scolastico hanno potuto approfondire le storie di collaboratori di giustizia e delle vittime di mafia, simboli della lotta contro il potere e la cultura mafiosa. Da questi esempi gli studenti hanno creato degli elaborati, scritti e visuali, arrivando in alcuni casi a creare dei veri e propri racconti video.

 

A ricevere il premio sono state le classi 2A Ics di Galbiate, 3C Ic Stoppani di Lecco, 3D Ic Manzoni di Calolziocorte, 2B Iis Parini di Lecco e 2B Iss Bertacchi di Lecco che hanno presentato i loro, realizzati insieme alle insegnanti.

Il prefetto Pomponio

La premiazione si è svolta al Politecnico di Lecco, all’indomani del trentesimo anniversario della strage di Capaci. “La morte del giudice Falcone è stato uno shock per la coscienza non solo dei siciliani, ha mostrato come la mafia non fosse solo un problema di chi la combatteva, ma di tutti” ha rimarcato il prefetto Sergio Pomponio intervenendo alla cerimonia in ateneo, ribadendo la necessità di “rompere quel silenzio” nel quale sono rimasti spesso isolati quanti hanno speso la propria vita per la lotta alla mafia.

“La sfida maggiore non è convincere voi, ma gli adulti – si è rivolto così ai ragazzi Roberto Nigriello, presidente del consiglio comunale di Lecco – tenete alti i valori di questo premio che porta il nome di Paolo Cereda – referente lecchese di Libera scomparso nel 2017 – ce ne vorrebbero tante di persone come Paolo, se siamo qui oggi è grazie a lui” ha concluso Nigriello.

Roberto Nigriello

Un testimone raccolto dal figlio Luca Cereda che ha guidato la cerimonia di premiazione dei ragazzi: “Dopo cinque anni possiamo tracciare un bilancio e possiamo dire che c’è stato un livellamento verso l’alto degli elaborati dei ragazzi”.

Luca Cereda

Cinque mila euro sono le risorse stanziate da Fondazione Comunitaria per il Lecchese destinate al Premio che è stato equamente suddiviso tra le cinque scuole vincitrici. Risorse che potranno essere usate per finanziare l’attività didattica o l’acquisto di strumentazioni.

“Le idee sono più importanti delle risorse – ha commentato la presidente della fondazione, Maria Grazia Nasazzi – con questa occasione la Fondazione entra nelle scuole e le scuole in fondazione”.

Maria Grazia Nasazzi

 

LE CLASSI VINCITRICI