Progetti del Cuore: un Doblò in dono alla Croce San Nicolò

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Il mezzo è stato assegnato in comodato d’uso gratuito all’associazione lecchese

Costadoni: “Per noi è un riconoscimento importante. Il mezzo servirà per i servizi di accompagnamento”

 

LECCO – La collaborazione tra “Progetti del Cuore” e le città italiane, con scopo quello di aiutare le persone bisognose di ogni comunità, procede spedita e raggiunge anche i territori di Lecco e i comuni limitrofi.

L’Associazione Volontaria Croce San Nicolò disporrà infatti di un Fiat Doblò in comodato d’uso gratuito, attraverso il quale verranno garantiti i servizi di assistenza e trasporto alla cittadinanza. Ne potranno beneficiare tutte quelle persone che si trovano in difficoltà per quanto riguarda il contesto della mobilità. Quella fetta di popolazione riconosciuta abitualmente come appartenente alla categoria dei ‘fragili’, assistiti in termini di visite mediche, fisioterapiche, dialisi, visite specialistiche. Attraverso l’automezzo attrezzato consegnato da “I Progetti del Cuore”, l’Associazione fornirà un aiuto concreto a chi ha bisogno di sostegno nelle attività quotidiane, utilizzando il mezzo come una sorta di taxi sanitario.

“Per noi averlo a disposizione ha un significato molto importante – spiega il Responsabile Generale dell’Associazione Volontaria Croce San Nicolò, Donato Costadoni – un mezzo così performante, con la pedana porta carrozzella, garantisce maggior comfort e andrà subito inserito nel nostro parco macchine composto fino ad ora solo di ambulanze. Si tratta della seconda donazione in trent’anni. La prima ci è stata concessa da un’anziana signora, la seconda è questa de I Progetti del Cuore e di entrambe andiamo molto orgogliosi”.

 

“La nostra è un’attività che va avanti silenziosamente – rimarca Costadoni – questo per noi è un riconoscimento importante. Se la gente ha risposto con la sua presenza quando è stata chiamata, vuol dire che è contenta di come abbiamo lavorato. Il mezzo verrà utilizzato come un taxi sanitario e servirà a tutti quelli che avranno bisogno di un supporto in termini di accompagnamento: pazienti dializzati, pazienti che sostengono visite nei centri medici e cure specifiche, pazienti che hanno bisogno di essere accompagnati in ospedale o che hanno bisogno di tornare a casa, una volta dimessi e coloro che hanno necessità di qualcuno per essere trasportati in centri specialistici per esami. Il nostro è un trasporto sanitario semplice che si rivolge a persone anziane, principalmente, con problemi legati alla disabilità”.

“Il nostro lavoro viene svolto grazie al supporto di una settantina di volontari e 10 dipendenti. Purtroppo – aggiunge – abbiamo constatato che il mondo del volontariato sta poco a poco morendo, ci siamo resi conto che si sta accelerando la dipartita del volontariato. Un po’ perché costretti a subire delle certificazioni che sono selettive, un po’ perché quando si va in pensione in tarda età, la gente non ce la fa più fisicamente a sostenere pesi e ritmi di lavoro. Comunque, grazie alla nostra struttura, copriamo il territorio di Lecco e provincia, riuscendo ad arrivare anche oltre, talvolta arriviamo anche in Francia, in Germania e Austria. L’anno scorso abbiamo portato a termine 13.500 interventi, in media 39 al giorno, numeri dei quali siamo soddisfatti”.

La cerimonia di presentazione del mezzo ha avuto luogo nella sede dell’Associazione, in Corso Carlo Alberto, 116 a Lecco nella giornata di martedì 28 giugno alla quale erano presenti insieme al responsabile Costadoni anche Maria Pia Livoni presidente dell’associazione e le aziende che hanno reso possibile la concretizzazione del progetto.

A sostenere il progetto anche Annalisa Minetti, testimonial de “I Progetti del Cuore” che ha presentato l’iniziativa. “La mia esperienza personale mi ha resa particolarmente sensibile verso chi ha bisogno. Con questa iniziativa si cerca di migliorare la vita dei cittadini diversamente abili. Quello che mi ha spinto verso “I Progetti del Cuore” è senz’altro la vocazione di iniziative come questa. Voler contribuire a risolvere il problema, sempre più stringente per l’Amministrazione pubblica e per le associazioni di volontariato, della destinazione di fondi per l’acquisto di mezzi da trasformare e adibire al trasporto dei cittadini con disabilità o ridotta capacità motoria”.

Ed è stato proprio grazie alla partecipazione delle attività locali che si è potuta garantire l’esistenza di questo un servizio, che corrisponde ad una necessità imprescindibile sul territorio. Le aziende che hanno aderito, oltre a trasferire sul proprio marchio il valore aggiunto di questo nobile servizio, hanno potuto sostenere e aiutare i membri più fragili della comunità.