Protesta fuori dall’Inps di Lecco: “Io senza pensione da agosto”

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Odissea per una neo pensionata lecchese, da agosto non ha ancora ricevuto l’assegno di previdenza

Manifesta fuori dall’Inps: “Vittima del burocrazia e del menefreghismo”

LECCO – Dopo oltre quarant’anni di lavoro, la scorsa estate era arrivato il momento tanto atteso, quello del pensionamento. Peccato che la 59enne lecchese, protagonista suo malgrado di questa vicenda, dopo aver lasciato il suo impiego ad agosto, non ha mai ricevuto alcun pagamento dall’Inps.

Sei mesi dopo, la pazienza di Maddalena Taschetti, residente a Chiuso, si è definitamente esaurita e la donna ha deciso di protestare davanti alla sede dell’ente previdenziale di Lecco.

“Ho lavorato per vent’anni in un giornale lecchese, poi altri vent’anni in un’azienda privata e per un po’ di tempo come partita Iva – racconta – ad agosto sono andata in pensione ma a novembre non avevo ancora percepito nulla”.

Maddalena Taschetti

Pratica in giacenza poi… il pasticcio

All’inizio di questa odissea, la sua pratica era rimasta in giacenza, così come accaduto per altri neo pensionati. “Me lo ha confermato il Caaf a cui mi ero rivolta – spiega – miracolosamente, il giorno dopo essere tornata al sindacato, la pratica è ripartita e sono stata avvisata che il 9 dicembre avrei ricevuto il primo bonifico con tutti gli arretrati”.

Eppure “arrivato il 16 dicembre, ancora la pensione non era stata caricata sul conto. Decido quindi di recarmi all’Inps di Lecco per chiedere spiegazioni. Agli uffici risultava regolare il pagamento, peccato che, controllando, l’Iban è risultato sbagliato. Un errore che inizialmente avevano provato ad imputare a me, cosa non vera in quanto al Caaf l’inserimento risultava corretto. Hanno quindi sistemato il dato e mi è stato detto che a gennaio avrei percepito il pagamento”.

La protesta davanti alla sede dell’Inps di Lecco

“Ma chi controlla?”

A gennaio ancora nulla. “Sono tornata nuovamente all’Inps e, di nuovo, l’Iban risultava sbagliato. Lo modificano quindi una seconda volta e mi dicono, con una mail di scuse arrivata ieri pomeriggio, che la pensione arriverà a febbraio. Nel frattempo avevo contattato la banca a cui erano arrivati erroneamente i soldi che mi ha risposto dicendomi che i soldi loro li avevano già fatti tornare indietro lo scorso 7 gennaio. Mi chiedo, ma se l’Inps ha già ricevuto questi soldi, perché non mi hanno immediatamente bonificato quanto dovuto?”.

Non è l’unica domanda che si pone la lecchese: “Se non avessi verificato personalmente, per l’Inps sarebbe stato tutto regolare. Ma dico, come possono verificarsi queste cose? Nessuno effettua dei controlli? E’ vergognoso. Sono vittima della burocrazia ma anche del menefreghismo”.