Rancio Alto e problema parcheggi: i residenti esasperati scrivono al comune

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Immagine d'archivio: una foto delle multe del giugno scorso a Rancio Alto

124 abitanti del quartiere scrivono a sindaco e assessore

“Viviamo con l’assillo delle multe, non è una condizione sostenibile”

LECCO – Solo la scorsa settimana avevamo raccolto la rabbia dei residenti di Rancio Alto a seguito del riordino della segnaletica nel quartiere che ha portato a una diminuzione dei parcheggi. Con le nuove strisce, poi, sono arrivate anche le multe aumentando l’esasperazione dei residenti che faticano a trovare posti per l’auto anche a causa del gran numero di escursionisti che frequentano il San Martino.

Nella giornata di ieri, lunedì 8 giugno, è stata consegnata in comune una lettera che porta la firma di ben 124 residenti del quartiere di Rancio e indirizzata al sindaco Virginio Brivio e all’assessore Corrado Valsecchi. Di seguito il testo della lettera.

“Con la presente, siamo a voi per denunciare la situazione diventata d’impossibile gestione relativamente ai parcheggi delle auto dei residenti a Rancio Alta. Negli anni i residenti con auto sono enormemente aumentati, grazie al ricambio generazionale, alla ristrutturazione di vecchie case e di altre prima chiuse, cosa nota al Comune di Lecco che dà permessi, abitabilità e riscuote tasse comunali. Questo ha voluto dire che i privati hanno tenuto in vita un vecchio nucleo, e continuano a farlo sopperendo anche a mancanze pubbliche, e stiamo pensando alla pulizia delle stradine che fanno i privati o la mancanza di manutenzione delle strade (asfalto e griglie di scolo), problemi più volte segnalati senza nessuna risposta. Alcuni di noi si sono presi anche l’onere di organizzare una festa annuale per valorizzare il quartiere con le sue corti e cortili caratteristici, per mantenere in vita la storia e le sue bellezze. Ma se questa trasformazione abitativa negli anni ha migliorato l’aspetto del quartiere, ha portato anche al grande problema del parcheggio delle auto dei residenti.
Ogni nucleo familiare oggi è proprietario di una o più auto e, tranne rari casi, non ha la possibilità di avere un box per ricovero auto annesso alla casa. Il problema riguarda gli abitanti del vecchio nucleo di Rancio Alta, della zona alta di Malavedo, delle vie Quarto e Fumagalli, nella zona sotto al cimitero. E ricordiamo altresì che la zona è altamente trafficata da escursionisti diretti verso i sentieri del San Martino e che la presenza della scuola Kolbe determina una ulteriore affluenza di auto in ogni zona.
Dove mettiamo tutte queste auto? Si è cercato di discutere il problema con i responsabili comunali più volte e in varie sedi, fin dal lontano 2007, arrivando a delle proposte di soluzione, pur parziali, ma accettabili. L’unica attuata delle tante messe sul tavolo, è stata quella di lasciare la possibilità di parcheggio nello slargo capolinea del bus nelle ore notturne e nelle giornate festive, momenti in cui non c’è corsa dell’autobus 1/ e
quindi non è necessario spazio di manovra. Non è la soluzione, ma meglio che niente, abbiamo pensato.
Dopo mesi di assenza, ci vediamo comparire gli addetti comunali che ridisegnano i posti autorizzati al parcheggio (ridotti di numero e quelli per le moto a cosa servono?), tolgono la possibilità di sosta notturna e festiva nella piazza, e, dal giorno seguente l’operazione, assistiamo inerti a una procedura giornaliera di assegnazione di multe a tutte le auto fuori dagli spazi regolamentati.
Alle nostre domande, i vigili urbani danno risposte a tratti irritanti (il nostro lavoro è mettere le multe!), a volte irragionevoli (veniamo chiamati e dobbiamo mettere le multe!), a volte comprensibili (noi siamo esecutori, non abbiamo il potere di decidere) a volte esasperanti (vuoi avere la macchina sotto casa? Paga la multa).
Ora, delusi e amareggiati e con la sensazione di essere stati finora presi in giro, ci chiediamo: che fare? Abbiamo sempre cercato di convivere con il problema e tra di noi con una sana tolleranza e ragionevolezza, non dando fastidio a nessuno e non ostruendo nessuna uscita segnalata. Ma oggi la tensione sta aumentando perché ognuno di noi si trova nella condizione di prendere una multa al giorno, se per sfortuna arriva in un orario in cui i pochi posti sono già occupati, di stare a casa con l’assillo: arriveranno i vigili? Si trova nella condizione di essere sempre e comunque colpevole e trasgressore. Pensiamo non sia una condizione di vita possibile.
Pensiamo altresì che il problema vada risolto in modo collettivo, con civiltà da entrambe le parti, pubblico e privato, perché non si arrivi a pensieri e soluzioni esasperate, incivili e per nulla produttive, che mettono per di più in opposizione tra loro gli abitanti stessi. Pertanto chiediamo un nuovo incontro immediato per ridiscutere l’ennesima volta il problema, confidando nella possibilità di trovare una soluzione ragionevole, equilibrata e rispettosa per tutti, sempre pensando che il Comune sia un luogo di ascolto e soluzione dei problemi dei cittadini. In caso contrario ci vedremo costretti a reiterare la richiesta d’incontro e portare le nostre istanze in altre sedi”.
I residenti del quartiere di Rancio di cui seguono 124 firme