Rischio neve: scatta il codice arancione

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neve lecco alessandro manzoni

Gli accumuli nevosi potrebbero arrivare fino a 20 centimetri. Il preallarme arriva direttamente dalla Regione

La fase acuta del fenomeno è prevista per le 6 di domani mattina, venerdì. Rialzo termico a partire dal pomeriggio

LECCO – Rischio neve, scatta il codice arancione. A diramare l’allerta è la stessa regione Lombardia attraverso il proprio centro funzionale di monitoraggio dei rischi naturali. La nostra provincia è stata classificata con il codice arancione, quello che contraddistingue un livello di criticità moderato. Le nevicate sono previste per la giornata di domani, venerdì 2 febbraio, con inizio della fase acuta stimato intorno alle 6 di mattina. Su tutto il territorio regionale sono infatti previste delle precipitazioni, da moderate a forte, che avranno molto probabilmente carattere nevoso non solo su Alpi e Prealpi, bensì anche in pianura. Non è escluso neppure il formarsi di episodi di gelicidio.

Nel Lecchese possibili fino a 20 centimetri di neve

Allerta meteo - Regione Lombardia
La cartina della Lombardia: in arancione la zona del Lecchese

Sui quantitativi di neve attesi in pianura e sulla loro distribuzione permane ancora un moderato grado di incertezza, legato all’intensità delle precipitazioni e dal rialzo dello zero termico previsto. Se però, in base alle previsioni di oggi, è di fatto scongiurata la possibilità di vedere la dama bianca ricoprire i tetti dell’hinterland milanese, il lecchese e anche l’alta Brianza potrebbero invece riservare accumuli fino a 20 centimetri. Le nevicate più abbondanti sono attese su Valtellina, Valchiavenna, Orobie ed Alta Valcamonica con accumuli fino a 40 centimetri.

L’elenco fornito da Regione Lombardia

Rialzo termico nel pomeriggio di venerdì

Nel pomeriggio di domani, venerdì, è comunque previsto un netto rialzo termico. Da qui, la richiesta da parte della Regione di attivare il più presto possibile i sistemi locali di protezione civile al fine di poter mettere in atto eventuali azioni di contrasto con urgenza. In particolare, le situazioni di maggiore criticità potrebbero essere legate soprattutto a rallentamenti o blocchi del traffico stradale, ferroviario e anche aereo. Il rialzo termico previsto per il pomeriggio di domani, venerdì, potrebbe determinare un appesantimento del manto nevoso a quote collinari sulla fascia prealpina, aumentando così il rischio di caduta degli alberi e la possibile interruzione di linee elettriche.