Ritorno in “zona gialla”, da oggi il cambio di ‘colore’ della Lombardia

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Si passa ad una fascia più alta di allerta per il Covid in Lombardia, ma non cambiano le misure

Esplosione di contagi durante le feste anche in provincia di Lecco, oltre mille al giorno

 

LECCO – Evitato per diverse settimane, è arrivato anche per la Lombardia il cambio di ‘colore’ ovvero di fascia di rischio della pandemia di Covid-19: dal ‘bianco’ della minor incidenza dei contagi, si passa al “giallo” dell’allerta moderata.

Insieme alla Lombardia passano in “zona gialla” anche Piemonte, Lazio e Sicilia, facendo salire a undici le aree del paese comprese in questa fascia (Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto, e le province autonome di Bolzano e Trento).

Era dal 14 giugno scorso che la Lombardia si manteneva in “zona bianca”, ottenuta e mantenuta grazie ai graduali miglioramenti dei dati su contagi e ospedalizzazioni. L’ultima “zona gialla” era scattata invece il 26 aprile, in quel caso rappresentava un miglioramento rispetto a due mesi precedenti di misure più stringenti. Quel 26 aprile coincideva con la prima giornata del programma di ‘riaperture’ deciso dal Governo a livello nazionale: gli spostamenti erano di nuovo liberi, bar e ristoranti tornavano a servire all’aperto, riaprivano musei, cinema e teatri.

Questa volta la “zona gialla” segna invece un peggioramento dei dati in Lombardia, con oltre 76 mila contagi nella settimana di Natale (dal 20 al 26 dicembre) e l’indice RT medio risalito a 1,25.

Anche in provincia di Lecco i dati sono sensibilmente peggiorati negli ultimi giorni, arrivando a superare più volte i mille casi Covid giornalieri. Per quanto riguarda i ricoveri, invece, sono in risalita ma ben lontani dai valori registrati durante le precedenti ondate pandemiche: erano un’ottantina (nell’ultimo report dell’ASST) i pazienti Covid all’ospedale Manzoni di cui una decina in terapia intensiva.

Il passaggio in “zona gialla” non comporterà però cambiamenti nelle misure già in vigore: l’obbligo della mascherina anche all’aperto, che è tra le misure previste per questa fascia di ‘colore’, è già stata introdotta dal Governo tra i provvedimenti previsti per il periodo delle feste.


Le misure in vigore con il “Decreto Festività”

Mascherine obbligatorie all’aperto

Tra le principali novità, il decreto prevede l’obbligo di indossare la mascherina per la protezione delle vie respiratorie all’aperto, anche in zona bianca.  Inoltre, per salire sui mezzi di trasporto pubblico (anche a lunga percorrenza), entrare in cinema, musei, stadi etc, sarà obbligatorio l’utilizzo della FFP2.

Green pass: durata di 6 mesi, non 9

Dal 1° febbraio 2022 la durata del green pass vaccinale verrà ridotta da 9 mesi a 6. Con ordinanza del Ministro della Salute inoltre la somministrazione della terza dose dovrà avvenire dopo un periodo minimo di 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario (e non più di 5 come avviene attualmente). Su questo punto nello specifico si attende il via libera dall’Agenzia del Farmaco.

Green pass rafforzato in bar e ristoranti

Fino al 31 gennaio verrà esteso l’obbligo del green pass rafforzato (valido per vaccinati e guariti) per accedere alla ristorazione al chiuso. Nei cinema e nei palazzetti sarà vietato consumare cibi e bevande.

Stop feste all’aperto e tampone obbligatorio per discoteche, feste, sale da ballo e Rsa

Il Governo ha deciso di chiudere le discoteche fino al 31 gennaio. Poi, fino al 31 marzo, per passare una serata in discoteca o in un locale da ballo sarà obbligatorio avere il ‘Mega Green Pass’, ovvero quello rilasciato dopo la terza dose, altrimenti sarà necessario presentare un certificato di tampone antigenico o molecolare negativo. Lo stesso varrà per fare visita ai propri cari nelle Rsa.

Super Green Pass in palestre, piscine e musei

Dal 30 dicembre sarà necessario il Super Green Pass (quello ottenuto dopo la seconda dose o dopo la guarigione dal Covid) anche per tutte quelle attività in cui, in zona bianca, si poteva accedere con il tampone negativo, quindi piscine, musei, palestre, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri sociali, sale gioco e casinò. Si sta valutando l’ipotesi di estendere il super green pass anche agli impianti di risalita sulle piste da sci.

Viaggi all’estero

Il decreto prevede, per gli ingressi in Italia dall’estero, controlli a campione tramite tampone: in caso di posività scatterà l’isolamento fiduciario per 10 giorni in un Covid Hotel.