Roberto Chiesa è il nuovo presidente di Anteas Lecco

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Roberto Chiesa Anteas
Roberto Chiesa

Passaggio di testimone in Anteas tra Emilia Spreafico e Roberto Chiesa

“Anteas è un valore per il territorio, di servizio alle persone più fragili”

LECCO –  Roberto Chiesa è il nuovo presidente di Anteas Odv Lecco. L’elezione, all’unanimità, è giunta al termine dell’Assemblea ordinaria, svoltasi nella mattinata di mercoledì 22 giugno presso Casa Don Guanella, con all’ordine del giorno il rinnovo degli organismi dirigenti che resteranno in carica sino al 2024.

Lecchese, 63 anni, con una lunga esperienza professionale come consulente aziendale nel settore della progettazione e sviluppo di sistemi di governance d’impresa, da sempre attivo nell’associazionismo (è stato vice-presidente dell’Accademia corale di Lecco e membro del consiglio direttivo della Consulta Musicale Lecchese) Chiesa ha ricevuto il testimone da Emilia Spreafico.

Numerosi gli ospiti che hanno portato il loro saluto nel corso dei lavori: dalla presidente regionale di Anteas Gloria Bertolotti al sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, dal segretario generale della Fondazione Comunitaria del Lecchese Paolo Dell’Oro al presidente di Anteas Bergamo Giuseppe Della Chiesa.

A prendere la parola anche il segretario della Fnp Cisl Monza Brianza Lecco Beppe Saronni, il presidente provinciale di Auser Claudio Dossi, l’ex sindaco Virginio Brivio (socio onorario del sodalizio) e Angelo Vertemati, componente della presidenza di Auser Lombardia.

“Anteas è un grande valore per il territorio – ha esordito Roberto Chiesa nel suo intervento – Incontrando in questo periodo tanti volontari, ho scoperto con piacere la passione, la generosità e l’umanità che li animano nei servizi ai soggetti fragili. Mi approccio a questa sfida con grande entusiasmo e con spirito di servizio, evidenziando tre parole che segnano il nostro impegno e i principi che ne stanno a fondamento. La prima è ‘tempo’, una risorsa preziosa, per molti scarsa: il dono del proprio tempo ha quindi un grande valore, perché significa che lo stiamo spendendo per far star bene l’altro. La seconda parola è ‘gratuità’: è la bellezza del volontariato, un dare senza chiedere una contropartita, una grande testimonianza in una società dove prevale troppo spesso la dimensione meramente economica. La terza è ‘persona’: lo stile che ci anima e che si deve sempre di più sviluppare è quello della prossimità, al centro sempre la persona con la capacità di ascoltare, di incontrare, di entrare in relazione”.

La presidente uscente

 Emilia Spreafico Anteas
Emilia Spreafico

Ad aprire l’Assemblea, la relazione della presidente uscente Emilia Spreafico, che ha ricordato le numerose e preziose attività svolte dall’associazione, sempre in prima linea anche durante la pandemia, sottolineando i progetti più significativi portati a compimento nel corso dei sei anni del suo doppio mandato: la realizzazione della Casa della Solidarietà e della Terza Età nel rione di San Giovanni, frutto di un’intuizione illuminata, sbocciata grazie alla solida collaborazione tra Vincenzo Galli e Angelo Vertemati, allora presidenti di Anteas e Auser, e la costituzione dell’impresa speciale Girasole, esperienza unica nel panorama nazionale, che ha messo a sistema il modello della coprogettazione unendo il pubblico e il privato sociale nella pianificazione e nella gestione dei servizi socio-assistenziali.

Numerose e cariche di affetto e stima le attestazioni giunte alla presidente uscente, che ha ricoperto l’incarico, dopo la scomparsa del marito Vincenzo, con umanità, competenza e determinazione, senza mai risparmiarsi.

“Ringrazio tutti i volontari che mi hanno affiancata e supportata in questi anni, ma soprattutto li ringrazio per il loro impegno profuso per il bene della nostra comunità e, in special modo, per le fasce più fragili della popolazione – ha ricordato Emilia Spreafico – Resterò in questa grande famiglia che è l’Anteas, dedicandomi alla telefonia sociale. Il rinnovamento è sempre positivo e dunque auguro a Roberto Chiesa un buon lavoro, sapendo che porterà il proprio valore aggiunto e la propria esperienza nella conduzione della nostra associazione”.

Impegnative le sfide che attendono il terzo settore, ha rimarcato il neo presidente: “Guardando al futuro – ha concluso Chiesa – credo sia importante essere attenti a cogliere i bisogni emergenti per sviluppare una progettualità in grado di dare risposte efficaci e concrete sul territorio. Consolidare e rafforzare i servizi tradizionali di accompagnamento e telefonia sociale, e impostare e sviluppare altri percorsi che aiutino i soggetti vulnerabili, in particolare gli anziani, a essere attivi e a stare bene, offrendo tante occasioni di crescita culturale e di socializzazione. In un mondo dove la tecnologia impone nuovi strumenti e mezzi di comunicazione, offrire percorsi di formazione digitale è fondamentale per evitare il rischio di rimanere esclusi. Sarà inoltre importante fare rete con le istituzioni, gli enti e il variegato mondo del terzo settore, con la FNP Cisl e la sua rete di sportelli sociali, con le altre Anteas regionali in uno stimolante percorso di crescita. E fondamentale il rapporto tra gli enti locali e il mondo del volontariato. Noi siamo soci di Girasole e insieme ad Auser e altre associazioni siamo coinvolti in una reale coprogettazione del welfare con 26 Comuni della provincia, un aspetto che va sviluppato con visione, capacità di lettura dei bisogni, declinazione in azioni concrete valorizzando la specificità del volontariato in un rapporto di reale collaborazione con gli enti pubblici secondo il principio della sussidiarietà”.

Il nuovo direttivo

Nel corso dell’assemblea è stato eletto anche il nuovo Consiglio direttivo, composto da Giancarlo Giovenzana, vice presidente, Paolo Andreani, Enrico Civillini, Giampaolo Corneo, Marco Dolcini, Franco Ferrario, Daniele Galli e Walter Sangalli. Garanti, l’avvocato Agnese Massaro e Giorgio Invernizzi, revisori dei conti Fernando Molinari, Luigi Comi e Alberto Gilardi.