Federmoda Confcommercio Lombardia: “Spesa stimata di mezzo miliardo”
Oscar Riva: “Preferire i negozi di fiducia e diffidare da sconti eccessivi”
LECCO – Sabato 5 luglio prenderanno ufficialmente il via i saldi estivi, un appuntamento molto atteso che, solo in Lombardia, muoverà una spesa stimata di circa 500 milioni di euro. A fornire la previsione è Confcommercio Lombardia insieme a Federazione Moda Italia, sulla base dei dati nazionali elaborati dall’Ufficio studi di Confcommercio Imprese per l’Italia, che prevede un giro d’affari complessivo in Italia di 3,3 miliardi di euro per l’acquisto di capi scontati.
Le vendite di fine stagione continuano a rappresentare un momento importante non solo per i cittadini e i turisti, ma anche per le imprese del settore moda e per le attività economiche collegate come hotel, bar e ristoranti. Il periodo dei saldi è reso ancora più attrattivo da aperture serali ed eventi organizzati, spesso con il coinvolgimento dei Distretti del commercio, a dimostrazione di quanto la collaborazione tra pubblico e privato possa generare un circolo virtuoso, capace di aumentare la vitalità e l’attrattività dei centri urbani.
“I saldi — ha dichiarato Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia — hanno inoltre due alleati fondamentali: il digitale, che non sostituisce il negozio fisico ma ne diventa un potente strumento promozionale, e i flussi turistici che interessano la Lombardia”.

Anche Oscar Riva, presidente di Federmoda Confcommercio Lecco, ha sottolineato come quest’anno l’estate sia arrivata in anticipo, portando il mese di giugno ad aprirsi già con buone vendite di abbigliamento e calzature estive. “Quest’anno la partenza è positiva per il comparto estivo — ha spiegato Riva — e l’attesa dei saldi rimane un momento importante sia per i clienti che per i commercianti: offre l’opportunità di fare buoni affari ai consumatori e permette ai negozianti di alleggerire i magazzini”.
Un ultimo consiglio arriva proprio dai rappresentanti del settore: acquistare sempre nei negozi di fiducia e diffidare di sconti eccessivi, che spesso non sono sinonimo di qualità.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi),lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.