Salute mentale: l’ospedale accende l’attenzione sulle neo mamme

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Il 10 ottobre anche l’ASST di Lecco celebrerà la Giornata Mondiale della Salute Mentale

Focus sulla depressione perinatale. “Ne soffrono novemila donne in Lombardia”

LECCO – Per l’ottavo anno consecutivo, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre, Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, lancia la nuova edizione dell’(H)-Open Weekend che si terrà dall’8 al 10 ottobre presso gli oltre 160 ospedali del network Bollini Rosa.

L’ASST di Lecco aderisce al progetto rivolgendosi alle donne che soffrono di disturbi emotivi perinatali. A tal proposito una psicologa del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze sarà disponibile per colloqui individuali e screening gratuiti, rivolti a tutte le donne interessate, venerdì 8 ottobre dalle 9.00 alle 13.00 presso l’ambulatorio 34 dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche che rappresentano, nel nostro Paese, uno dei principali problemi di salute pubblica.

“Questi disturbi impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita, investendone tutti gli ambiti: personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Per questo è importante intervenire il prima possibile: chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema.” sottolinea Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda.

“La depressione perinatale interessa ogni anno circa nove mila donne in Lombardia – ricorda Paolo Favini, Direttore Generale ASST di Lecco – Servono interventi che favoriscano lo screening di tutte le donne in gravidanza e rendano accessibili i trattamenti. Vale la pena ricordare che il Ministero della Salute ha finanziato, nel 2018, un progetto di Regione Lombardia sulla prevenzione ed il trattamento della depressione perinatale, avente come ente attuatore la nostra ASST ed il Dottor Antonio Lora, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, come responsabile scientifico. Il progetto ha interessato dieci ASST lombarde e mira a rafforzare le procedure di screening, migliorare le informazioni delle donne sulla depressione perinatale e, per quanto riguarda il trattamento, affiancare all’intervento psicologico anche l’intervento domiciliare da parte di ostetriche specificatamente formate”.

“I disturbi emotivi perinatali, caratterizzati principalmente da ansia e depressione presenti durante la gravidanza ed il puerperio, sono disturbi frequenti, anche se ne parla poco: la depressione perinatale, ad esempio, colpisce una donna su dieci – ribadisce Antonio Lora, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASST Lecco – In Lombardia, con circa 68.000 parti nel 2020, si stima che circa 7.000 donne soffrano di depressione perinatale e che ancora oggi solo una parte di esse venga riconosciuta e possa ricevere un trattamento. Per ovviare a questa situazione è necessario agire su più fronti rendendo le donne maggiormente informate e consapevoli dei disturbi emotivi perinatali, correggendo una visione idealizzante delle emozioni che la neo-mamma prova; estendendo lo screening della depressione perinatale a tutte le donne in gravidanza e puerperio e assicurare un trattamento efficace a tutte le donne che risultino positive allo screening”.


“La nascita di un figlio è normalmente ritenuto un evento felice, ma non sempre è così – aggiunge Luciarosa Olivadoti, Responsabile Sviluppo Professionale e Ricerca e referente “Bollini Rosa – Onda” ASST di Lecco – Le conseguenze dei disturbi emotivi perinatali sono serie sia per la madre, che incontra molto più difficoltà ad occuparsi del neonato e del resto delle sue attività, che per il suo bambino, che è meno coinvolto nella relazione con la mamma e che crescendo può sviluppare problemi emotivi, anche significativi. A soffrire non è solo la coppia madre-bambino ma l’intero nucleo familiare. Proprio per questo l’ASST di Lecco ha investito in interventi efficaci nel prevenire episodi negativi”.