Una ristrutturazione svela un’antica chiusa: un simbolo della tradizione industriale lecchese torna visibile. Recuperata grazie al contributo di due aziende locali
Paolo Colombo presidente dell’associazione Officina Gerenzone APS: “La Fiumicella era già menzionata negli Statuti di Lecco del 1300 e ha attraversato secoli di trasformazioni industriali”
LECCO – In via Partigiani, nel rione di San Giovanni a Lecco, un pezzo di storia industriale è riemerso dall’oblio. Durante i lavori di ristrutturazione di un sito produttivo, una ditta locale si è imbattuta nella Fiumicella e nella sua antica chiusa, riportandola al suo posto. “Questo ritrovamento – spiega Paolo Colombo presidente dell’associazione Officina Gerenzone APS – restituisce alla memoria collettiva un tassello del passato manifatturiero della città, legato all’utilizzo delle acque per alimentare le ruote dei macchinari”.
“La Fiumicella – prosegue Colombo – era già menzionata negli Statuti di Lecco del 1300 e ha attraversato secoli di trasformazioni industriali. Il primo nucleo del sito, risalente a prima del 1760, apparteneva probabilmente alla famiglia Pernice. Nel 1830 è attestata la presenza di una fucina per la lavorazione del rame, poi venduta ai Carera e ai Valsecchi, che nel 1833 la cedettero alla famiglia Cima. I successivi passaggi di proprietà videro la struttura nelle mani dei Ceribelli e, nel 1920, di G. Manzoni, che continuò la tradizione della trafileria. Dopo la dismissione della produzione, il sito passò a due aziende locali”.
Negli anni, l’unico accesso all’area si trovava proprio dove un tempo venivano scaricate le vergelle e caricati i prodotti finiti. Per permettere l’accesso ai lavori, si rese necessaria la costruzione di una rampa, che da un lato portò alla luce il condotto della Fiumicella, ma dall’altro smantellò la chiusa in ferro presente sulla piattaforma di carico.
“Oggi – continua il presidente dell’associaizione Officina Gerenzone APS – con il completamento della ristrutturazione, la Fiumicella è nuovamente visibile: il suo arco in mattoni è tornato alla luce sulla destra, mentre sulla sinistra la storica chiusa – la ‘seriola’ – è stata recuperata e appesa, restituendo un frammento di memoria ai residenti di Via Partigiani, che la credevano perduta per sempre”.
Determinante è stato il contributo delle aziende “Beppe Impianti Elettrici” e “Mattia Comini Manutenzione Stabili”, i cui titolari, animati da interesse e passione per il patrimonio locale, hanno reso possibile questo piccolo, ma significativo intervento di tutela. Un’azione che, seppur modesta, conferisce dignità alla storia industriale lecchese, spesso trascurata e poco valorizzata.
Il recupero della chiusa della Fiumicella si inserisce in un più ampio percorso di riscoperta della storia industriale locale, che proseguirà con i trekking urbani organizzati da Officina Gerenzone APS. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 22 marzo, con un itinerario che condurrà dal rione di San Giovanni a quello di Castello fino a Lecco, seguendo le tracce della famiglia Badoni.