Sanità. Club Soroptimist Lecco e ACTM uniti a favore delle cure palliative pediatriche

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Da sinistra a destra: Marta Airoldi, il dr. Francesco Morandi, la dr.ssa Francesca Cor�novis, la dr.ssa Carla Maccioni e Francesca Biorcio.

Il progetto ha consentito a tre dottoresse del territorio di partecipare a un master sul tema

“Le cure palliative pediatriche sono la presa in carico totale del minore e della famiglia. Non sono la cura del fine vita, ma cura della vita stessa, la presa in carico di una malattia inguaribile”

LECCO – Si è tenuto presso il Club Soroptimist Lecco l’evento dedicato allo sviluppo del progetto terapia del dolore e cure palliative pediatriche nell’ambito della rete aziendale di cure palliative dell’ASST di Lecco.

A presiedere l’incontro di martedì 1 marzo Marta Airoldi, presidente del Club, in una serata che ha visto tra gli altri la partecipazione di Francesca Biorcio, direttore di ACTM di Lecco (Associazione per la cura dei malati in trattamento palliativo). Le due realtà collaborano dal 1995, da quando il Club appoggiò l’iniziativa della suo allora presidente Gabriella Zanini di sviluppare un service rivolto alle persone con una malattia oncologica terminale, dando così vita ad ACTM.

“Da quel momento il nostro Club ha sempre contribuito al sostegno dei progetti dell’ACTM, – racconta Marta Airoldi – che ha interessato anche il master in cure palliative”. Prende parola la dr.ssa Biorcio: “Questa iniziativa ha permesso a tre dottoresse del territorio di prendere parte a un master in cure palliative pediatriche a Bologna e a Padova, al momento le uniche città italiane in cui è disponibile un corso di questo tipo, a dimostrazione di come ci sia ancora poca conoscenza rispetto a questa tematica”.

Riprende quest’ultimo aspetto anche il dr. Francesco Morandi, direttore di Pediatria all’ospedale San L. Mandic di Merate: “Rispetto alle cure palliative dell’adulto, un bambino viene preso in carico come paziente per una media di 4 anni, non solo per alleviargli il dolore fisico ma anche psicologico, accompagnando lui e i genitori nel percorso terapeutico”.

Di fronte a queste malattie complesse i sanitari e gli operatori coinvolti devono dunque adottare un approccio multidisciplinare, sviluppando competenze clinico-assistenziali, relazionali-comunicative, etico-giuridiche, organizzative-gestionali, umanistiche-sociali. Lo sanno bene la dr.ssa Cortinovis e la dr.ssa Maccioni (UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria all’ospedale A.Manzoni di Lecco) che stanno acquisendo queste abilità proprio attraverso il master finanziato da Club Soroptimist Lecco e ACTM.

Durante la serata le due relatrici hanno mostrato gratitudine verso le due realtà per l’opportunità di formazione offerta, spiegando come attraverso lavori di gruppo, lezioni frontali e seminari di approfondimento riusciranno a migliorare la qualità della vita di molti bambini e delle loro famiglie. Assente invece la terza fruitrice del master, la dr.ssa Barbara Pedruzzi.

A inizio incontro Marta Airoldi ci ha tenuto a ringraziare i partecipanti della serata, tra cui alcune socie del Club Inner Wheel di Lecco, le volontarie che hanno preso parte al progetto cure palliative, i relatori, e infine Marco Rossi, presidente di Patrizia Funes Onlus.

L’importanza di una buona educazione alle cure palliative pediatriche cresce soprattutto alla luce dei dati attuali, che riscontrano una quota non superiore al 5-15% dei 30.000-35.000 bambini eleggibili ad accedere a queste terapie.