Santa Barbara: i Vigili del Fuoco a Lecco celebrano la patrona

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La statua di Santa Barbara di fronte all'altare durante le celebrazioni odierne

Nella chiesa di Pescarenico il rito di Santa Barbara patrona dei pompieri

Celebrazioni ridotte quest’anno per via dell’emergenza sanitaria

LECCO – E’ una festa di Santa Barbara diversa rispetto al passato, così come ogni ricorrenza di questo difficile 2020, ma non è mancato l’omaggio dei Vigili del Fuoco di Lecco alla santa patrona con le celebrazioni che si sono svolte, in forma ridotta, nella mattinata di venerdì.

Proprio perché in forma ridotta non si è tenuto il tradizionale momento presso la caserma del Comando provinciale dei pompieri ma nella vicina chiesa di Pescarenico, con la messa officiata dal prevosto Mons. Davide Milani.

“La forza delle circostanze dovute al Covid 19 e la tutela prioritaria della salute della comunità hanno costretto a ridimensionare questa ricorrenza alla sola celebrazione religiosa e in forma contingentata – ha sottolineato il comandante di pompieri di Lecco, l’ing. Angelo Ambrosio – parimenti ci dispiace non aver potuto ospitare le autorità civili e militari che normalmente ci sono vicine. Una vicinanza che non è mancata, lo testimoniano le numerose missive che ci sono state inviate, che esprimono sentimenti di affetto e apprezzamento per il lavoro dei Vigili del Fuoco anche in questa particolare emergenza”.

Il comandante dei Vigili del Fuoco, Angelo Ambrosio

“Il tono minore delle celebrazioni è solo esteriore, i valori che contraddistinguono questa festa sono rimasti intatti – ha aggiunto il comandante – sono sicuro che il futuro porterà tempi migliori e che il prossimo anno Santa Barbara si potrà svolgere con il consueto entusiasmo”.

Un momento di silenzio ha accompagnato, durante la lettura del messaggio del presidente nazionale, il ricordo di cinque caduti del Corpo dei Vigili del Fuoco. “Rappresentano il segno del coraggio e della solidarietà”.

La statua della santa è stata posizionata di fronte all’altare, accanto le è stato posto un caschetto, una scala e delle corde, simboli della professione non priva di rischi del vigile del fuoco.

“Signore, siamo i portatori della Tua croce, e il rischio è il nostro pane quotidiano – recita infatti la preghiera del pompiere – Un giorno senza rischio non è vissuto, poiché per noi credenti la morte è vita, è luce: nel terrore dei crolli, nel furore delle acque, nell’inferno dei roghi. La nostra vita è il fuoco, la nostra fede è Dio. Per Santa Barbara Martire”.