Scuola, caos nomine. I sindacati: “Errori e problemi, zoppicante inizio di anno scolastico”

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Nomine dei docenti ancora da concludere, i sindacati della scuola denunciano la situazione nel lecchese

“Errori nei punteggi, indicazioni non chiare e problemi informatici nell’anno più difficile per la scuola”

LECCO – Non bastava il Covid a complicare l’inizio dell’anno scolastico, ci sono problemi ben più vecchi di questo nuovo virus a creare disagi ad insegnanti e alunni: si tratta del sistema delle nomine dei docenti che quest’anno si sta dimostrando più farraginoso che in passato.

Sono i sindacati Flc Cgil di Lecco, Cisl Scuola MB Lecco, Uil Scuola Rua Lecco e Snals Lecco a denunciare quanto sta avvenendo in queste settimane in provincia di Lecco.

Per la prima volta quest’anno, proprio a seguito dell’emergenza sanitaria, è stata usata una modalità a distanza sia per le convocazioni sia per consentire ai candidati di esprimere le proprie preferenze in termini di tipo di supplenza e di Istituti, attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatica.

“Già all’inizio di agosto, le Organizzazioni Sindacali avevano sottolineato la necessità che l’Amministrazione condividesse la piattaforma che si stava implementando e, soprattutto, che mettesse a disposizione dei candidati una sorta di vademecum affinché potessero comprendere a fondo come compilare le proprie preferenze e cosa avrebbe comportato compilare l’istanza in un modo piuttosto che in un altro – spiegano i sindacati – Purtroppo le nostre richieste sono state ignorate. Questo ha creato momenti di forte tensione tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione, tanto che, vista la grande difficoltà e la necessità di tutelare i diritti dei lavoratori, si sono chiesti continui confronti con l’Amministrazione stessa, unica responsabile di un sistema di reclutamento fallace”

Mancanza di indicazioni chiare e precise sulle modalità di compilazione sulle preferenze di scuola, introduzione delle graduatorie provinciali per le supplenze, innumerevoli errori nei punteggi determinati dalla valutazione delle domande presentate, impossibilità di nomine in presenza, difficoltà da parte dei candidati di avere informazioni dirette anche al momento della compilazione delle domande per l’inserimento nelle graduatorie provinciali stesse: sono queste per i sindacati le questioni che hanno portato ad “un avvio complesso e zoppicante delle nomine a tempo determinato, in un clima di totale disorientamento e di profonda incertezza nel quale si sono ritrovati i candidati”.

“La situazione – spiegano – si è ulteriormente complicata a causa di un calendario delle operazioni preparato dall’Amministrazione che cambia in continuazione, di errori sulle disponibilità delle cattedre che, ad esempio per la scuola primaria, hanno comportato necessari rifacimenti delle operazioni di nomina (ancora in corso), di una non osservanza di criteri uniformi che hanno creato disparità di trattamente tra gli aspiranti inseriti in una classe di concorso piuttosto che in un’altra. Analoghe difficoltà si stanno riscontrando per le nomine del personale ATA. L’iniziale volontà dell’Amministrazione di utilizzare il sistema informatico anche per la nomina dei collaboratori scolastici, è stata disattesa dall’Amministrazione stessa che ha repentinamente deciso di far presentare dei modelli cartacei. Anche in questo caso, senza nemmeno fornire esplicite indicazioni circa le modalità di compilazione”.

Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato più volte “la confusione nella quale si opera e hanno costantemente richiamato l’Amministrazione ad un comportamento volto alla correttezza delle operazioni, nonché alla massima trasparenza e alla tutela dei diritti dei candidati. Richiami che, solo a volte e in parte, sono stati ascoltati”.

“Come è ovvio – aggiungono – questi continui problemi ed inceppamenti anche dovuti ad un sistema informatico, quello scelto dall’Amministrazione, evidentemente non in grado di supportare un’operazione tanto complessa, hanno creato notevole malcontento da parte dei candidati e un procrastinarsi delle operazioni che lasciano le scuole in balìa di cattedre ancora scoperte. E tutto questo accade proprio nell’anno in cui le Scuole si trovano già in notevole difficoltà a causa delle stringenti norme sanitarie Covid-19”.

“Le Organizzazioni Sindacali – concludono – si dichiarano fortemente preoccupate per la lentezza e l’imprecisione con le quali si stanno completando le operazioni di nomina del personale della scuola e hanno già chiesto ulteriori confronti con l’Amministrazione tesi a chiarire le falle delle procedure adottate”