Collegio Volta: il covid non ferma il progetto password che “trasloca” online

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E’ ripartito il progetto sul rapporto tra ragazzi e social

Il preside Tocchetti: “Ogni difficoltà deve essere vista come opportunità”

LECCO – Un progetto importante che funzionava molto bene prima del coronavirus e che, nonostante l’emergenza sanitaria, è proseguito altrettanto bene con incontri online. Il Progetto Password, nato quattro anni fa al Collegio Volta, coinvolge gli studenti delle scuole medie ed è stato concepito per dare risposte a quesiti sempre più pressanti che riguardano la stretta relazione tra i ragazzi e il mondo di internet.

Il progetto triennale crea un importante spazio di condivisione per genitori, ragazzi, docenti e consulenti per discutere degli usi propri e impropri della tecnologia e quest’anno il tema è diventato ancora più attuale, date le dinamiche che hanno investito la scuola tra lezioni on-line e l’incertezza quotidiana della continuazione e chiusura dei vari corsi di studio.

“Lavorando con i ragazzi ci si accorge che ogni prova e ogni difficoltà deve essere vista come opportunità –  spiega Joseph Tocchetti, preside della scuola secondaria di primo grado del Collegio Arcivescovile A. Volta -. Mi ha fatto molto piacere constatare come il progetto, già valido in una situazione di ‘normalità’, abbia dimostrato la sua efficacia anche trasportato on-line a causa del lockdown”.

Il progetto non vuole essere un aiuto solo per i ragazzi ma anche per le famiglie che sono chiamate a stare accanto ai figli nell’utilizzo dei social e di internet. I figli non vengono lasciati soli e questi strumenti si trasformano in qualcosa di positivo. Con l’avvento del coronavirus il Collegio Volta ha avviato la didattica on-line già dal 5 marzo e proseguire il progetto durante l’emergenza sanitaria è stato naturale. Il progetto è ripartito da una settimana e il Collegio sta accompagnando genitori e famiglie in questa fase 2 affrontando con personale formato anche le paure legate alla pandemia. Questo percorso condiviso e approvato da ragazzi, genitori e docenti ha il merito di essere riuscito a trasformare una difficoltà in opportunità.

Intervista al preside Joseph Tocchetti

Quali sono state le opportunità?
“È difficile parlare in generale. Per gli adulti le fasi di adattamento a questo periodo di Lockdown includono vissuti che variano dal ritrovamento di una dimensione più umana e naturale, alla consapevolezza di non riuscire a sopravvivere economicamente”.

E per i ragazzi…
“Fin dall’inizio l’adulto ha viaggiato mentalmente ad una velocità elevatissima proiettandosi in avanti alla ricerca di una via d’uscita e vagliando le infinite possibilità; i ragazzi no, hanno vissuto attimo per attimo, vivono il presente, ad una velocità nettamente inferiore. In questo senso l’utilizzo dei social network e della tecnologia ha risposto a una loro esigenza, ma in generale ha accentuato ancor di più il distacco dai genitori”.

Lati positivi e negativi insomma
“Sì, l’esistenza di questi mezzi comunicativi ha evitato l’isolamento e la demotivazione ma, allo stesso tempo, ha creato comunità digitali ancora più consolidate dove l’adulto è spettatore indesiderato”.

E la scuola invece?
“La scuola italiana si è trovata impreparata e inadeguata sotto tantissimi punti di vista, soprattutto come supporto e aiuto alle famiglie. Gli insegnanti, quelli “bravi”, hanno fatto la differenza, rimettendo in gioco il loro ruolo educativo e posizionando il ragazzo al centro, coinvolgendo e considerando il contesto famigliare. Dal 5 marzo il Collegio Volta è attivo con le lezioni online, supporta con attività dedicate le famiglie che hanno ragazzi disabili e con DSA, ha ricalibrato corsi extrascolastici di musica, lingue straniere ed ECDL, ma questo non era abbastanza. Era necessario creare un momento di confronto per condividere il momento”.

E cosa avete organizzato?
“Abbiamo implementato un progetto triennale già presente nel nostro piano educativo che ruota proprio intorno al rapporto tra i ragazzi e il mondo di internet”.

Di cosa si tratta?
“Il suo nome è Progetto Password ed è co-finanziato da alcune associazioni Lecchesi e promosso insieme a due cooperative del territorio: Pepita e Specchio Magico, specializzate nei servizi educativi all’infanzia e nella promozione di percorsi di formazione. L’obiettivo principale è proprio quello di dotare alunni, genitori e docenti degli strumenti necessari per affrontare in modo positivo le sfide e le opportunità che il mondo digitale propone. Oggi, infatti, l’uso corretto degli strumenti online è una componente imprescindibile per il pieno sviluppo della personalità dei ragazzi e delle loro capacità relazionali nelle varie accezioni: amicizia, affettività, sessualità”.

A causa del Coronavirus il progetto ha dovuto mutare…
“Purtroppo la quarantena ne ha bloccato l’avvio, ma con il passare del tempo e con l’aumento delle difficoltà delle famiglie ad affrontare i problemi quotidiani, ci siamo resi conto che questa situazione poteva trasformarsi in un’opportunità e abbiamo lanciato una sfida alle cooperative che collaborano con noi avviando il Progetto Password Online”.

E come è andata?
“È stato complesso, ma sicuramente positivo. Le due cooperative si sono messe in gioco e hanno attivato gli incontri con famiglie e ragazzi in videoconferenza per un totale di 31 incontri per 6 classi”.

I risultati sono stati positivi?
“Grazie alle famiglie, al corpo docente e ai team di Specchiomagico e Pepita abbiamo trasformato questo “tempo sospeso” in un momento confronto e crescita, che ci auguriamo darà i suoi frutti anche nel percorso di crescita dei ragazzi”.

I protagonisti del progetto password

Cooperativa Specchiomagico
Specializzata in servizi educativi legati all’infanzia, all’adolescenza e alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo (progetto Porcospini), è diretta da Rocco Briganti che, in questo periodo di emergenza, è stato relatore per Ispcan International Society for Prevention Against Abuse and Neglect in un webinar internazionale curato dal Cismai sui diritti dei minori ai tempi del COVID 19. Sempre in fase di emergenza ha curato la versione italiana dei Tips for parenting for dell’Oms e Unicef (materiale disponibile gratuitamente sul sito https://www.specchiomagico.org/covid-19-essere-genitori/).

Cooperativa sociale Pepita
Composta da educatori esperti in interventi educativi e sociali, percorsi di formazione e attività di animazione rivolte a scuole, comuni, oratori e parrocchie, da oltre 15 anni è attiva nella realizzazione di attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Il presidente, Ivano Zoppi, è membro del Tavolo Interistituzionale per la prevenzione ed il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, indetto da Regione Lombardia e dall’Ufficio Scolastico della Lombardia oltre che presente tra i membri della Consulta Regionale sul bullismo e sul cyberbullismo. www.pepita.it