Scuola. La lecchese Laura Arrigoni tra i migliori 10 insegnanti europei

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La professoressa lecchese Laura Arrigoni
La professoressa Laura Arrigoni

La grande soddisfazione dell’Istituto Maria Ausiliatrice

“La nostra scuola aspira ad essere un cantiere aperto sul territorio”

LECCO – Il cambio nella scuola, ormai auspicato da tutti, avviene attraverso gli insegnanti ed è fortunata la scuola che ha docenti riconosciuti, da Enti terzi, tra i migliori. La professoressa Laura Arrigoni da JA Europe è collocata tra i migliori 10 insegnanti europei di imprenditorialità su 140.000 aderenti ai progetti imprenditoriali proposti dall’organizzazione in Europa.

“Un risultato che sicuramente ci onora – dice la preside dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, Marilisa Miotti – e segno che la nostra scuola è il luogo dove ciascun docente ha la possibilità di esprimere al meglio il proprio potenziale a beneficio della crescita umana e professionale degli studenti”.

La professoressa Arrigoni porta avanti da anni progetti di imprenditorialità in collaborazione con JA Italia e JA Europe ed è attenta al contesto, alle esigenze sociali, alle idee didattiche che vengono da altri paesi e le studia, a partire dalla sua sensibilità e professionalità, con lo sguardo sugli alunni, sul loro futuro, sul bisogno educativo per la realizzazione di se stessi, delle relazioni con gli altri. La sua filosofia didattico-educativa parte dal modello di pensiero sull’economia civile di Adriano Olivetti. E così i progetti realizzati nel corso degli anni dalla professoressa Arrigoni sono portatori di un preciso sistema valoriale riconosciuto anche a livello nazionale e che è valso l’attribuzione alla Scuola del titolo di “Scuola Ambasciatrice dell’economia civile” al Festival dell’Economia Civile di Firenze.

Per la forte valenza innovativa dei progetti la Scuola è stata inoltre invitata a presentarli, il 4 e 5 settembre 2021, al Festival dell’Innovazione Scolastica a Valdobbiadene (TV). “La nostra scuola – continua la preside – aspira ad essere un cantiere aperto sul territorio, considerato come luogo di incontro della realtà, per favorire la maturazione di esperienze e relazioni. Attraverso di esse, i nostri studenti possono scoprire il proprio posto nel mondo, smuovere le coscienze, non essere indifferenti alla sofferenza degli altri e contribuire a rendere la società più giusta e inclusiva, più a misura d’uomo”.

Insomma, una scuola che sogna di essere dinamica, luogo di confronto culturale per il territorio può farlo potendo contare sull’azione professionale e sapienziale dei docenti che sanno mettersi in gioco ogni giorno.