Scuole in presenza al 100%, i dirigenti: “Sì, ma con tutti i requisiti di sicurezza”

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L’associazione regionale dei dirigenti pubblici interviene sulle riaperture totali delle scuole

“Mantenere le condizioni di sicurezza su trasporti e tracciamenti. Alcuni edifici scolastici non permettono classi al completo e distanziate”

LECCO – “Riaprire i cancelli e i portoni delle scuole è un segnale importantissimo. Ma gli istituti scolastici devono aprire alla condizione che siano garantiti tutti i requisiti di sicurezza necessari a dare tranquillità ai ragazzi, alle loro famiglie e agli operatori scolastici”.

I presidi intervengono sul tema della riapertura al 100% in presenza delle scuole. Se ne fa portavoce l’associazione regionale dei dirigenti pubblici (ANP) di cui Raimondo Antonazzo, alla guida dell’istituto Bertacchi, è presidente interprovinciale Sondrio-Lecco.

Il mantenimento dei protocolli di sicurezza, il potenziamento del trasporto pubblico, il tracciamento dei casi di contagio e il potenziamento della vigilanza delle forze dell’ordine fuori dalle scuole per evitare assembramenti sono condizioni necessarie per i presidi.

“A questo – scrivono dall’Anp – si aggiunge che anche le condizioni strutturali degli edifici scolastici presentano situazioni molto differenziate. Negli edifici di più remota costruzione risulta spesso impossibile garantire a classi che si avvicinano o superano le trenta unità il necessario distanziamento. Tutto questo spinge a ritenere poco realistica l’ipotesi di una riapertura generalizzata e totale”.

“Ogni decisione avventata in tal senso, presa sulla spinta dell’entusiasmo o a seguito delle pressioni delle famiglie potrebbe provocare nuovi problemi” sottolineano.

Servono quindi “indicazioni precise – scrivono – che tengano conto delle diverse situazioni e che affidino all’autonoma determinazione degli istituti scolastici la responsabilità di individuare le soluzioni che consentano di contemperare il diritto a tornare tra i banchi con il dovere di garantire la sicurezza di tutti, anche se questo dovesse comportare l’accoglienza a scuola di percentuali ridotte di alunni rispetto alla loro totalità e il ricorso alla turnazione”.

“Sarà inoltre opportuno sapere se i tavoli provinciali istituiti presso le Prefetture potranno continuare ad assicurare il massimo possibile coordinamento delle iniziative interne ed esterne alle scuole. A queste condizioni – concludono – la ripresa delle attività didattiche in presenza costituirà, senza problemi, una leva strategica per la ripresa dell’intero Paese e troverà il massimo sostegno di questa Associazione”.