Siccità, il lago è sempre più basso: livello sotto i minimi

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“Record” negativo per il Lario, oltre 35 cm sotto lo zero idrometrico

In Regione un tavolo permanente sulla siccità. Da lunedì aumentano i rilasci sull’Adda

 

LECCO – In questi giorni di inizio luglio, il livello del lago a Lecco non era mai sceso così tanto sotto lo zero idrometrico: -35,7 cm le rilevazioni di sabato mattina a Malgrate, un record negativo se pensiamo che il livello minimo storicamente registrato per la giornata del 9 luglio era di -29 cm.

Di questo passo, in assenza di piogge nei prossimi giorni, facilmente si potrebbero potrebbe superare i -40 cm che è il minimo storico registrato dal 1946 ad oggi per il mese di luglio.

Una situazione che è ben visibile dalle rive sempre più ampie lasciate scoperte dalla ritirata del lago e dell’Adda nel suo tratto cittadino tra i due ponti. All’Isola Viscontea il corridoio d’acqua è sempre più stretto.

Un’emergenza, la siccità, che viene affrontata dalla Regione con un tavolo permanente al Pirellone. al quale hanno preso parte in videocollegamento rappresentati di ANCI, UPL, ARPA, gestori dei bacini idroelettrici, consorzi di bonifica, associazioni degli agricoltori, consorzi dei fiumi e dei parchi.

“Un momento di confronto utile e importante, è chiaro ed evidente a tutti che stiamo vivendo una situazione davvero molto complessa. Ci stiamo impegnando al massimo per gestire questa criticità utilizzando al meglio anche l’ultimo litro d’acqua” ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana con l’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori.

Nell’incontro la Regione ha chiesto e ottenuto che i gestori dei bacini idroelettrici, per questo fine settimana, garantiscano ulteriori rilasci pari a 4 milioni di metri cubi (tra sabato e domenica) da destinare al Lago di Como, in attesa dell’entrata in vigore dell’accordo siglato giovedì sera e attivo da lunedì 11 luglio, ovvero:

“Per far fronte alla grave crisi idrica in Lombardia e non vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi per salvare il raccolto agricolo, gli operatori idroelettrici intensificheranno i rilasci d’acqua per i prossimi dieci giorni – spiega l’assessore Sertori – A partire da lunedì 11 luglio e fino alla fine del mese saranno turbinati 5.6 milioni di metri cubi al giorno, aumentando di fatto i rilasci di 1,6 milioni rispetto a quanto convenuto fino ad oggi sul bacino dell’Adda. Sono inoltre stati prolungati fino a fine mese i rilasci sui fiumi Oglio e Serio, mentre sul Brembo potranno continuare per dieci giorni”.

“Questo quantitativo – spiega Sertori – è il massimo della capacità che le macchine hanno per turbinare e produrre energia. La riunione è stata l’occasione per aggiornare i dati relativamente all’acqua presente negli invasi. Infatti i metri cubi a disposizione nelle dighe alpine sul bacino dell’Adda non sono 190 milioni (dato comprensivo dei bacini svizzeri) ma sono poco più di 120 milioni, una parte dei quali non utilizzabile oltre ad una scorta necessaria da mantenere negli invasi che consente il mantenimento in equilibrio della gestione elettrica regionale e nazionale”.