Tamponi dal medico di base, via libera dalla Regione. Ecco in quali casi

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La Regione stila le linee guida per l’effettuazione dei tamponi presso i medici di base

I medici fare i test Covid sui contatti stretti di positivi, casi sospetti e a fine quarantena

LECCO – La Giunta regionale ha approvato le linee d’indirizzo rivolte ai medici di base per l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi.

Il testo del provvedimento, fanno sapere dalla Regione, è stato confrontato con le principali associazioni sindacali di categoria.

“Si tratta di un passaggio molto importante – sottolinea l’assessore Giulio Gallera – che valorizza e responsabilizza la figura del Medico di famiglia collocandolo al centro dell’azione sanitaria territoriale. In questa prospettiva è determinante il contributo dei Medici di Medicina Generale nel percorso diagnostico dell’infezione da SARS-CoV-2 per una migliore e rapida gestione dei pazienti COVID-19”.

“Una nuova opportunità diagnostica è data dalla utilizzazione della metodica dei tamponi antigenici rapidi – spiega l’assessore – le cui caratteristiche consentono l’esecuzione del test diagnostico presso uno studio medico o in aree dedicate senza la necessità di essere effettuato in un laboratorio”.

In quali casi

Il medico di base esegue il test antigenico per i propri assistiti o quelli della forma associativa a cui appartiene, qualora operi nel proprio studio professionale, prevedendo l’accesso su prenotazione e previo triage telefonico, nei seguenti casi:

  • contatti stretti asintomatici individuati dal Medico di Medicina Generale oppure individuati e segnalati dal Dipartimento di Prevenzione
  • casi sospetti che il Medico di Medicina Generale durante il setting ambulatoriale o domiciliare decide di sottoporre a test rapido;
  • contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento identificati in base ad una programmazione di Agenzia preventivamente concordata.

Cosa succede in base all’esito

Nel caso il tampone rapido risulti:

POSITIVO: per i casi previsti, viene prenotato il tampone per la ricerca molecolare del genoma virale quale conferma diagnostica. In seguito ad eventuale conferma di caso con test molecolare sarà indicata la quarantena per i contatti stretti.

NEGATIVO: tenuto conto che il risultato Ag-RDT negativo non può escludere completamente un’infezione COVID-19, il MMG/PLS in base ai sintomi presentati dal paziente può decidere se richiedere il tampone per la ricerca molecolare oppure proseguire il monitoraggio clinico. In caso di esito negativo il medico che ha eseguito il tampone rilascia attestazione al paziente.