Tanta solidarietà per padre Norberto. In un video, il racconto del missionario

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Sala Ticozzi gremita per l’iniziativa di solidarietà al missionario lecchese ferito da una mina

La testimonianza di padre Norberto in un video. Padre Aurelio: “Centrafrica tra i paesi più poveri al mondo. Oggi la situazione è tesa”

LECCO – “Non ho sentito nessun rumore, niente. Apro gli occhi e vedo la macchina sul dirupo e penso: impossibile che abbia fatto un incidente. Dopo un attimo sento i ragazzi che mi accompagnavano dirmi: ‘Norberto, ti mettiamo su una moto e ti portiamo a Bozoum”.

Dal letto della clinica a Bologna dove si trova attualmente ricoverato, Padre Norberto Pozzi ripercorre gli attimi di quel drammatico 10 febbraio quando una mina è esplosa al passaggio dei veicolo su cui il missionario lecchese viaggiava insieme ai suoi collaboratori.

Sguardo sereno e barba meno folta (costretto a tagliarla in ospedale, come racconterà lui stesso con un sorriso) è apparso così nel video messaggio inviato in occasione della serata di solidarietà di mercoledì sera, voluta dai tanti che si sono mobilitati in suo supporto.

Un affetto dimostrato dalle molte presenze che hanno gremito la Sala Ticozzi in occasione dell’iniziativa, introdotta dalla giornalista Anna Pozzi e con l’intervento di padre Aurelio Gazzera, sacerdote carmelitano confratello del missionario lecchese.

Padre Norberto, quel 10 febbraio, era diretto verso due piccoli villaggi “per dire messa e fare dei lavori nella scuola. Ho pensato che fosse il caso di riparare i banchi e mi eri portato un falegname per questo. Ho caricato tutto alla mattina, in totale eravamo sei persone e siamo partiti”.

 

Lungo la strada però, un suo collaboratore lo avverte della presenza delle mine: “Dove comincia la montagna tieni il lato sinistro, non la destra’ mi diceva. Arriviamo ad un doppio ponte, non avrebbero dovuto esserci ancora le mine, ci teniamo però sulla sinistra, per quanto possibile. A questo punto c’è lo scoppio e non ricordo più niente. Quella mina l’avevano messa prima dell’inizio della montagna”.

Padre Norberto prosegue nel suo racconto, dal risveglio all’ospedale di Bozoum al trasferimento in elicottero dell’Onu a Bangui (“Mi hanno detto che c’era molta gente che pregava in ospedale”) e poi a Kampala in Uganda dove ha subito l’amputazione della gamba sinistra. Un momento drammatico, riportato però con parole di spirito dal religioso nel suo video messaggio.

Oggi il missionario si trova all’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Per sostenere la sua riabilitazione e il percorso di cure è stata mossa una grande campagna benefica (vedi in fondo come contribuire).

“Conosco Padre Norberto dal 1983, abbiamo trascorso 14 anni insieme a Bozoum – ha ricordato padre Aurelio – Ci siamo visti ieri sera e anche il giorno prima. Ho visto il modo in cui sta affrontando questa parte difficile della sua vita. E’ una vicenda che sta toccando tutti. Siamo in tanti questa sera ma siamo molti di più in questa ondata di solidarietà per lui”.

I sacerdoti carmelitani come Padre Norberto e Padre Aurelio operano da oltre cinquant’anni nella Repubblica Centrafricana: “E’ stato scelto questo paese perché è tra i più poveri al mondo ed è in guerra da troppo tempo – ha spiegato padre Aurelio – Dal 2013 la situazione è peggiorata, sono stati bruciati villaggi, la gente sfollata. Ancora oggi, dieci anni dopo, un decimo del paese è sfollato. Nel 2015 è arrivato Papa Francesco per il Giubileo della Misericordia, aprendo la porta santa alla cattedrale di Bangui. Il suo è stato un gesto fortemente significativo ma che non è bastato”.

Padre Aurelio e la giornalista Anna Pozzi

Attualmente, ha spiegato ancora padre Aurelio, “la situazione politica è molto tesa. Da due anni in Centrafrica ci sono anche i mercenari della Wagner che controllano alcuni affari, il governo ha deciso un aumento del 70% del costo del carburante e quindi della vita, ci sono scioperi. Nulla lascia intendere che le cose possano migliorare”.


 

LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA’ PER PADRE NORBERTO

È possibile aderire alla campagna con una donazione secondo le modalità specificate qui sotto.

IBAN: IT 42 D 05034 31830 000000010043
Intestato a: Missioni Carmelitane Liguri Convento dei Carmelitani Scalzi
Causale: emergenza Padre Norberto Pozzi

Con PayPal: Puoi spedire una donazione a: missioni@carmeloligure.it

Per chi volesse fare una donazione detraibile:
IBAN: IT72H0760101400000043276344 intestato a: AMICIZIA MISSIONARIA ETS