Teleriabilitazione logopedica per i bimbi, il progetto cresce con il Rotary

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Sedute da casa per bimbi con disturbi dell’apprendimento

Grazie al Rotary, la teleriabiliazione amplia il numero di piccoli pazienti

LECCO – L’emergenza Covid19 in atto ha significativamente mutato il nostro modo di vivere individuale e ancor più importanti per le conseguenze negative che possono avere, sui bambini ed adolescenti che vengono seguiti dai servizi di Neuropsichiatria infantile, che ora affrontano la sfida di poter garantire contemporaneamente la massima continuità e supporto nelle cure ai bambini e alle loro famiglie con il minor rischio di diffusione del virus in utenti, familiari ed operatori.

Negli ultimi anni, anche l’ospedale di Lecco utilizza la teleriabilitazione logopedica, che permette ai bambini di lavorare ed esercitarsi a casa con una supervisione a distanza da parte del logopedista, con due percorsi formativi svolti dal bimbo insieme attraverso una delle piattaforme informatiche di teleriabilitazione logopedica più diffusa in Italia, RIDInet, dove ci sono una serie di app che la logopedista seleziona in base alle difficoltà specifiche del bambino.

Un servizio che ora sarà implementato grazie al progetto sovvenzionato dal Rotary Club Le Grigne di Lecco che contribuirà, per almeno due anni, all’acquisto degli abbonamenti, di tre mesi ciascuno, per le famiglie necessario per accedere alla citata piattaforma informatica. Viene richiesto un impegno minimo di attività (almeno 3 volte alla settimana per 20’-30’ per ogni accesso) al fine di ottenere risultati clinici significativi, anche se, visto l’interesse manifestato dai bambini verso questo strumento informatico, spesso si riscontra un numero maggiore di sedute settimanali.

Partito come progetto sperimentale nel 2016 la teleriabilitazione logopedica ha permesso di incrementare i pazienti in carico che sono passati da 10 minori nel 2017, a 28 seguiti nel 2019, a 32 seguiti nel primo semestre 2020 e, con l’avvio del progetto Rotary Club Le Grigne, a 49 nel settembre 2020. Si conta che, grazie all’aiuto del Rotary, sarà possibile fornire il servizio a circa cento bambini nei prossimi due anni.

“Tra i nuovi modelli di intervento di telemedicina assume particolare importanza questo progetto di teleriabilitazione logopedica, che permette di seguire attraverso piattaforme informatiche ed applicazioni dedicate minori con disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento – spiega il direttore generale dell’ASST di Lecco, Paolo Favini – Questo servizio pone l’ASST di Lecco all’avanguardia a livello nazionale nella cura e nel sostegno di bambini e ragazzi in difficoltà. La letteratura sull’argomento ci ha insegnato che intervenire precocemente ed efficacemente sul problema consente di raggiungere risultati positivi fino a poco tempo fa addirittura scarsamente irraggiungibili”.

Nel 2019 sono 214 le diagnosi di disturbo dell’apprendimento

Crescente è il numero di richieste rivolte al servizio di NPIA dell’ASST di Lecco, dove nell’anno 2019 sono giunte circa 450 richieste di valutazione, esitate in 214 diagnosi di disturbo specifico di apprendimento. Con l’incremento delle diagnosi ne consegue una aumentata richiesta di interventi riabilitativi di tipo preventivo (identificazione precoce e rafforzamento delle abilità di letto-scrittura), riabilitativo (recupero della funzione nelle componenti più deficitarie) e compensativo (modalità per vicariare la funzione compromessa).

Il dott. Ottaviano Martinelli Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile di Lecco

“I disturbi specifici di linguaggio in età evolutiva, che rappresentano in età prescolare una delle richieste maggiori di valutazione presso il nostro servizio, sono caratterizzati da difficoltà nell’acquisizione e nell’uso del linguaggio dovute a disturbi fonetici-fonologici che compromettono la produzione dei suoni dell’eloquio e/o deficit della comprensione o della produzione linguistica – spiega Ottaviano Martinelli Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile di Lecco – Analoga importanza assumono i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) che si evidenziano nel corso della scuola primaria di primo grado e che sono rappresentati dal disturbo specifico della lettura (ovvero dislessia), dal disturbo specifico di compitazione (compromissione nella scrittura) e dalla discalculia (compromissione specifica delle abilità aritmetiche), in assenza di ritardo cognitivo, problemi di acutezza visita o inadeguata istruzione scolastica”.

Il Rotary Club in auto dei piccoli pazienti

“Il Rotary Club Lecco Le Grigne, da sempre attento ai problemi sociali del territorio, ha deciso di aderire a questo progetto dell’ASST di Lecco per aiutare i bambini con problematiche dell’apprendimento ad affrontare e, si auspica, a risolvere le loro difficoltà in un ambito così importante per il loro futuro come la scuola – dichiara Rosita Forcellini, Presidente Rotary Club Lecco Le Grigne – Com’è noto il Rotary persegue opportunità di servizio in ambito sociale, sociosanitario ed economico mediante la propria attività di servizio attraverso l’azione che ciascun rotariano realizza nell’ambito della propria comunità, agendo per il beneficio del pubblico interesse”.

Rosita Forcellini, Presidente Rotary Club Lecco Le Grigne, e Luca Mazzucchi

“Dopo alcuni incontri con i Responsabili della struttura sanitaria, in periodo di lock down volti a concretizzare di forme di collaborazione e sostegno nella lotta che veniva combattuta contro il covid19, siamo venuti a conoscenza del progetto RIDInet e subito, l’allora presidente Carlo Colombo ha caldeggiato il nostro coinvolgimento a sostegno dell’iniziativa -aggiunge Luca Mazzucchi, socio del Rotary Lecco Le Grigne e presidente della Commissione Programmi & Comunicazione – Da sempre sensibili alle forme di aiuto ai più deboli, agli emarginati, alle categorie in difficoltà o bisognose di sostegno, abbiamo mantenuto negli anni una particolare attenzione ai giovani e ai bambini. Da 15 anni, il giorno di Natale, portiamo doni ai piccoli ricoverati nella speranza di regalare qualche momento di gioia ai piccoli malati e ai genitori così duramente provati”.