Treni, soppressioni e ritardi continui: i pendolari rilanciano la petizione

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La raccolta firme online ha già superato le 28mila sottoscrizioni

Nel mirino Rfi e Trenord: “I disservizi continuano e Regione nega il confronto con i rappresentanti dei pendolari”

LECCO – “Siete soddisfatti del servizio ferroviario lombardo? Non pensate che la Lombardia meriti dei treni che funzionano?” Sono le due domande con cui i rappresentati dei Comitati dei Pendolari e dei Viaggiatori lombardi incalzano i viaggiatori rilanciando la petizione “I Pendolari meritano un Servizio Ferroviario serio”, che ha ormai superato le 28mila sottoscrizioni.

“Sono passati un paio di mesi da quando è stata lanciata su Change.org la petizione – affermano i rappresentanti dei Comitati pendolari lombardi, supportati dai rappresentanti regionali dei viaggiatori Franco Aggio, Giorgio Dahò, Stefano Lorenzi e Francesco Ninno – . Due mesi durante i quali RFI e Trenord hanno causato ritardi e soppressioni come se non ci fosse un domani: cavi elettrici che cadono, passeggeri abbandonati a sé stessi, passaggi a livello guasti, binari e rotaie che si usurano, centinaia di corse del passante ferroviario di Milano cancellate con rimpalli di responsabilità reciproci, linee turistiche (come la Lecco – Tirano) interrotte completamente nel periodo estivo, cioè il periodo di maggior afflusso di turisti in Valtellina, scioperi del personale di Trenord che – anziché causare un danno al datore di lavoro – lo causano ai viaggiatori”.

Francesco Ninno
Francesco Ninno

Non solo. “Agli utenti, unici soggetti coinvolti che non hanno diritto di sciopero, è perfino negata la possibilità di confronto con il soggetto che dovrebbe regolare e controllare, giacché Regione Lombardia, nella persona dell’Assessore Terzi, da anni ormai nega ogni confronto ai comitati dei pendolari, in spregio alle norme vigenti. In questo quadro apocalittico (ma reale e tangibile), Trenord dice che nel secondo semestre del 2021 l’81% dei clienti di Trenord si dichiara soddisfatto del servizio. Ma vi pare possibile?”

Da qui l’appello a fare sentire ancora la propria voce di pendolari per chiedere “al governo regionale un cambio di rotta sulla gestione e supervisione del trasporto pubblico ferroviario regionale: reale, concreto e immediato!”.