Una nuova casa per i senzatetto, aperta dalla Caritas a Maggianico

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L'ex convento di Maggianico

Un rifugio H24 per le persone senza casa. Apre l’ostello della Solidarietà

La struttura della Caritas nell’ex convento di Maggianico

LECCO – “Restate a casa”: quante volte questo invito è stato rivolto ai cittadini fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Semplice rispettare la regola, per chi una casa ce l’ha. Eppure ci sono diversi senzatetto anche a Lecco che sono stati costretti a vivere questo periodo di quarantena per strada, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri.

Nei prossimi giorni, la situazione potrebbe migliorare per alcuni di loro grazie alla Caritas che ha deciso di aprire un rifugio per accogliere i clochard. E‘ l’Ostello della Solidarietà che ha trovato spazio nella bella cornice dell’ex convento delle suore di Maggianico, già utilizzato gli scorsi anni per ospitare i migranti.

“Abbiamo corso per aprirlo il prima possibile – ci spiega Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana – a marzo abbiamo chiuso il rifugio notturno ma oggi serviva un’ulteriore soluzione, lo ha richiesto il Comune vista la situazione di emergenza e abbiamo individuato questa possibilità nell’edificio di Maggianico”.

L’Ostello della Solidarietà, che ospiterà i senzatetto notte e giorno, è un’anticipazione del grande progetto della Casa della Carità, che sorgerà dalla ristrutturazione del Centro di Comunità nell’area ex Faini, adiacente alla Basilica di San Nicolò , di cui sono già stati avviati i lavori.

Ventiquattro posti, giorno e notte

“L’ostello resterà aperto finché la Casa della Carità sarà pronta – prosegue Gualzetti – non si tratta solo di dare un riparo a chi si trova in una situazione di bisogno, chi sarà accolto accetterà di essere seguito in percorso che speriamo possa essere loro d’aiuto per migliorare la propria condizione”.

Una delle camere dell’ex convento (foto scattata nel 2015 all’apertura del centro di accoglienza per migranti)

In questo contesto di emergenza sanitaria, gli ospiti sono tenuti a restare all’interno della struttura e ad uscire solo per comprovate necessità. “Ci facciamo carico di vitto e alloggio – spiega il direttore della Caritas – sarà servita la colazione, il pranzo e la cena, quest’ultima grazie al coinvolgimento dei parrocchiani e delle famiglie disponibili a preparare pasti da donare alle persone accolte”.

Dall’apertura, lunedì, l’ex convento ospita cinque persone ma nelle prossime settimane gli arrivi proseguiranno fino ad un massimo di 24 persone. Quattro i posti disponibili per le donne in un’area dell’ex convento. E’ il Centro d’ascolto della Caritas di Via Mascari ad interfacciarsi con le persone in stato di necessità e a raccoglierne le richieste.

La sala mensa (foto scattata nel 2015 all’apertura del centro di accoglienza per migranti)

“E’ un nuovo segno dell’impegno dei cristiani per i più poveri, che si fa concreto – ha sottolineato il prevosto Mons. Davide Milani – ci stiamo impegnando nel sostenere l’opera di Caritas con donazioni e anche organizzando gruppi di volontari che portino la cena agli ospiti della struttura”.

Mariani: “Un’esperienza da condividere con il territorio”

E’ stato il Comune ad avanzare il problema trovando una sponda in Caritas. “Ci siamo confrontati con il sindaco Virginio Brivio e in sede di ambito distrettuale evidenziando che questa tematica dei senza tetto necessitava una presa in carico ulteriore – spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Riccardo Mariani – sono seguite le interlocuzioni tra il sindaco e Caritas che hanno portato a trovare questa operazione”.

“Il passaggio successivo – prosegue l’assessore – sarà mettere a rete questa esperienza con i servizi territoriali dell’ambito distrettuale. Perché molti soggetti in stato di bisogno gravitano su Lecco ma provengono da altri territori vicini”