USA. Seconda operazione per Achille: “E’ andata bene. Chirurghi soddisfatti”

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Sara e Simone con il piccolo Achille
I genitori Sara e Simone con il piccolo Achille

Il messaggio dei genitori inviato dagli Stati Uniti

Il piccolo, affetto dalla rara malattia di Norrie, è stato sottoposto a due interventi effettuati a Detroit dal Dottor Antonio Capone

DETROIT (MICHIGAN) – “Anche la seconda operazione, questa volta eseguita all’occhio sinistro, è andata bene e i chirurghi sono soddisfatti di quanto svolto. Come per il primo intervento però occorrerà del tempo per valutare un’eventuale percezione della luce. In ogni caso, per migliorare ulteriormente la situazione degli occhi di Achille, ci sono state prospettate altre due operazioni tra circa 3 mesi. Continuiamo a sperare. Grazie a tutti per la vicinanza e l’affetto che ci dimostrate quotidianamente”.

Questo il messaggio di Sara Rusconi e Simone Losa genitori del piccolo Achille affetto dalla malattia di Norrie, rara patologia genetica caratterizzata da cecità totale bilaterale, volato negli Stati Uniti per essere sottoposto a due delicati intervento agli occhi.

Un volo della speranza che i genitori del piccolo Achille, residenti a Calolziocorte, hanno potuto fare grazie ad una raccolta fondi avviata tramite la piattaforma online Go Fund Me e ad altre iniziative promosse sul territorio.

Achille, nato il 1° marzo 2022, è stato affidato alle cure del dottor Antonio Capone, uno dei migliori chirurghi vitreo-retinici pediatrici del mondo, nonché l’unico con esperienza significativa di bambini con la malattia di Norrie, che opera a Detroit, nel Michigan.

Il primo intervento è stato effettuato il 7 Settembre, il secondo due giorni fa, con il secondo messaggio di buona riuscita inviato dai genitori.

Il Dottor Capone, dopo aver consultato le ecografie di Achille, aveva dato qualche speranza ai genitori, sottolineando come il caso fosse complicato, ma aggiungendo che effettuando una serie di interventi chirurgici entro i 6-7 mesi del bambino c’è una probabilità non trascurabile (il 50% circa) di recuperare la percezione della luce su almeno uno dei due occhi. In questo modo il cervello del piccolo Achille potrà continuare a sviluppare la capacità di ricevere e processare informazioni dagli occhi, adattandosi megli al mondo esterno.

Interventi costosi e interamente a carico della famiglia che ha così deciso di lanciare una raccolta fondi andata a buon fine.

Oggi da Detroit è arrivata la seconda buona notizia, dopo quella dell’intervento all’occhio destro. La lotta del piccolo Achille e del Dottor Capone è ancora lunga, ma i primi risultati danno speranza.