Vaccini a soggetti fragili, l’Inps: “Noi gli elenchi li abbiamo trasmessi”

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In una nota l’Inps regionale esclude ritardi o omissioni da parte dell’ente

“I nostri elenchi di disabili gravi trasmessi, fino al 2009 erano di competenza di Regione”

MILANO / LECCO – La sede regionale dell’Inps ha deciso di intervenire pubblicamente con una nota riguardo alle problematiche di prenotazione del vaccino emerse per soggetti fragili e disabili che sono risultati esclusi dagli elenchi trasmessi al sistema on line di Poste per Regione Lombardia.

“Il compito di acquisire i dati necessari per la predisposizione degli elenchi di soggetti da vaccinare è stato affidato al Sistema Tessera Sanitaria. Su autorizzazione del Responsabile della Protezione dei Dati dell’Istituto, lo scorso 24 marzo la Direzione Generale dell’Istituto ha trasmesso al Sistema Tessera Sanitaria gli elenchi riguardanti i disabili gravi presenti negli archivi dell’INPS per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale da SARS-CoV-2/COVID-19” spiegano dall’istituto previdenziale”.

“Non vi è stato pertanto nessun ritardo o omissione nella trasmissione dei dati da parte dell’Istituto – aggiungono – che ha acquisito e gestisce il processo dell’Invalidità civile, cecità, sordità, handicap, quale unico referente e soggetto responsabile in ordine al riconoscimento dei benefici di legge, solo a decorrere dal 1° gennaio 2010, con completa digitalizzazione del sistema, aspetto che ha comportato una generale riduzione dei tempi di erogazione delle prestazioni rispetto al passato”.

“Appare quindi del tutto incomprensibile come possano essere riferite all’Istituto le problematiche insorte per l’individuazione dei soggetti cd. fragili, tenuto conto – precisa l’Inps – che fino al 2009 la gestione della Invalidità civile competeva alle Aziende sanitarie e quindi a Regione Lombardia (per la città di Milano, al Comune di Milano), che inviavano a INPS, tramite flusso telematico, l’elenco dei soggetti per i quali era riconosciuto il diritto sanitario, affinché provvedesse alla liquidazione o alla ricostituzione della prestazione economica. Pertanto, la Regione, in merito alle posizioni gestite, dovrebbe avere già a sua disposizione l’elenco dei soggetti, in banca dati o quantomeno in formato cartaceo”.