Vaccini al Palataurus fino a fine anno. L’incognita della terza dose

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Scadeva a fine agosto, convenzione rinnovata con il Palataurus per il centro vaccinale

In autunno si convergerà su Lecco. La terza dose? Se ci sarà, probabilmente si farà in ospedale

LECCO – Il Palataurus di Lecco resterà il punto di riferimento della campagna vaccinale sul territorio almeno fino alla fine dell’anno: è stata infatti rinnovata nelle scorse settimane la convenzione tra l’azienda ospedaliera e la proprietà del palazzetto che dalla primavera ospita l’attività di vaccinazione.

La scadenza, che era fissata al 31 agosto, è stata prorogata al 31 dicembre alle stesse condizioni della precedente convenzione (vedi qui) e con un impegno di spesa dell’ASST pari a 81,8 mila euro.

Dopo la chiusura del presidio di Barzio, si proseguirà dunque con due centri vaccinali almeno fino al 19 ottobre quando scadrà anche il comodato d’uso stipulato con TechnoProbe, azienda di Cernusco che ha messo a disposizione gratuitamente un capannone, adibito a punto vaccini per il meratese.

“Quando andrà a chiusura il centro vaccinale alla Technoprobe, l’attività convergerà su Lecco – spiega il direttore socio sanitario dell’ASST, Enrico Frisone – i flussi più importanti della campagna vaccinale sono stati affrontati in questi mesi, fino ad ottobre ci sarà la necessità di coprire le prime dosi per quanti ancora non si sono vaccinati e poi i richiami”.

Il direttore socio sanitario Enrico Frisone

Resta l’incognita della terza dose su cui al momento il Governo non si è ancora espresso: “Faremo quello che ci verrà chiesto in base alle indicazioni che ci verranno fornite e ci attrezzeremo. Al Palataurus potremmo effettuare la vaccinazione per i soggetti fragili fino a fine anno, poi dovremo ricorrere agli spazi dell’ospedale dove, va ricordato, sta proseguendo anche l’attività di screening dei tamponi che probabilmente andrà ad incrementare con la ripartenza delle scuole”.

L’apertura di più centri vaccinali sul territorio, come nella prima fase delle campagna vaccinale, “potrebbe essere più difficile ora – ha aggiunto Frisone – proprio per la ripresa dell’attività nella palestre utilizzate della scuole. L’ospedale è una certezza, vedremo quali altre soluzioni alternative potranno essere trovate”.

L’appello agli indecisi e il grazie al personale

Nel frattempo ha superato l’86% la percentuale di vaccinati in provincia di Lecco, un trend che, dopo una lunga ‘galoppata’, ora è in rallentamento a fronte anche delle ferie estive:

“Bisogna dire – ha sottolineato il direttore – che l’attività nei nostri centri non si è mai fermata neppure a Ferragosto, giornata in cui sono state effettuate 400 vaccinazioni. Certo i numeri sono più bassi rispetto allo scorso mese ma in ripresa: dai 1500 posti di questa settimana saliremo a 1600 già dalla prossima e immaginiamo un ulteriore incremento a settembre. Il mio grazie va quindi a tutto il personale che si sta impegnando, ai nostri medici, agli amministrativi e ai volontari della Protezione Civile che hanno reso possibile questo risultato”.

“Ora – ha concluso Frisone – non ci resta che convincere gli indecisi. Proprio in questi giorni i nostri operatori stanno ricontattando le persone che in passato avevano rifiutato la vaccinazione per proporre loro un nuovo appuntamento”.