Vaccini al PalaTaurus: la raccolta fondi va a segno, intanto il sindaco fa chiarezza

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Palataurus
Il Palataurus di Lecco

Raccolti i fondi necessari per avviare il centro vaccinale al Palataurus grazie a imprese e associazioni di categoria

Il sindaco: “Ottima la risposta. La richiesta era arrivata dall’ospedale e il Comune avrebbe comunque garantito”

LECCO – L’appello lanciato da Comune di Lecco e Fondazione Comunitaria per il Lecchese ha avuto il suo effetto: in meno di 24 ore, sarebbero giunte donazioni a sufficienza per avviare il centro vaccinale per over 80 al Palataurus di Lecco.

Alla raccolta fondi avrebbero partecipato alcune imprese del territorio e le associazioni di categoria a colmare quei 40 mila euro circa di spese per le attrezzature necessarie ad allestire le dieci linee di vaccinazione che saranno aperte al Palataurus. Nelle prossime ore, da quanto appreso, ne sarà data una comunicazione ufficiale dal Comune.

Nel frattempo è stata accolta con un po’ di freddezza nell’opinione pubblica la scelta dell’amministrazione comunale del capoluogo di ricorrere ad una raccolta fondi per recuperare la cifra prevista.

“E’ necessario fare una precisazione – ci spiega il sindaco Mauro Gattinoni – parliamo della Fase 1, rivolta agli anziani e alle categorie fragili, che per il Palataurus non ha copertura da parte di Regione Lombardia se non quando partirà la ‘Fase 2’ della vaccinazione massiva. La richiesta di trovare ulteriori spazi per le vaccinazioni ci è stata presentata dall’azienda ospedaliera, affinché si potesse velocizzare la somministrazione del vaccino agli Over 80 e quindi di poter anticipare l’utilizzo del PalaTaurus, essendo già una struttura omologata dalla Regione. Va anche ricordato che il Palataurus sarà un centro vaccinale non solo per gli anziani residenti a Lecco ma anche quelli residenti nei comuni circostanti”.

Il sindaco Mauro Gattinoni

Il Comune non poteva provvedere allo stanziamento delle risorse, senza ricorrere alla raccolta fondi? “Certamente, lo abbiamo già fatto per i drive trought e lo faremo anche nella Fase 2. Essendo questa iniziativa emergenziale, fuori da ogni pianificazione, il Comune avrebbe comunque garantito in ultima istanza, ma abbiamo cercato di capire se fosse possibile attivare la partecipazione di privati per sostenerla. La risposta è stata ottima e abbiamo coperto i costi che sono stati ad oggi quantificati”.

Perché il PalaTaurus e non altre strutture comunali come il Bione? “Il Centro sportivo al Bione non è stato oggetto di sopralluogo perché non ha le caratteristiche di accessibilità, parcheggi e la tempistica nella messa a disposizione richieste da ATS. Il PalaTaurus invece ha già avuto l’omologazione da parte della Regione”.

Per avviare il centro vaccinale, ci spiega il primo cittadino, sarà effettuata una convenzione tra Comune-ATS-ASST e l’ATS inserirà il Palataurus tra le strutture accreditate.

“E’ da precisare – conclude il sindaco – che la proprietà ha messo a disposizione lo stabile chiedendo solo il rimborso per le utenze e il personale del servizio di sicurezza che svolgerà un ruolo di presidio alla struttura. Tutte le spese saranno comunque rendicontate nella massima trasparenza”.