Vaccini Covid, incontro tra Ats, ospedale e sindacati. La Cgil: “Fare presto e bene”

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Ieri l’incontro tra Cgil, Cisl, Uil con ATS e azienda ospedaliera sulla campagna vaccinale anti-Covid

Messere (Cgil): “Vaccinare più persone possibili nel minor tempo”

LECCO – “Sui vaccini è importante fare presto e bene. Serve massima capillarità e trasparenza una campagna vaccinale che veda il coinvolgimento consapevole delle cittadine e dei cittadini, attraverso un’informazione adeguata e diffusa che renda omogeneo su tutto il territorio nazionale il diritto alla corretta informazione e alla tutela della salute” così Ernesto Messere, del dipartimento Welfare Cgil Lecco dopo l’incontro che si è tenuto ieri, in video conferenza tra ATS, azienda ospedaliera e sindacati sulla campagna vaccinale anti- Covid.

Secondo quanto riferito dalle istituzioni sanitarie ai sindacati, al momento nella campagna risulterebbe già ampiamente coinvolto il personale e gli operatori delle Rsa con modalità e disponibilità diverse il personale ospedaliero delle diverse Asst, così come il personale delle Croci.

“La partenza reale della campagna vaccinale – spiega Messere – è avvenuta il 4 gennaio, circa 300 vaccini al giorno su Lecco e Merate, fino ad arrivare a somministrare 825 vaccini al giorno. Altre categorie che saranno interessate nell’immediato gli ultraottantenni, i soggetti con patologie croniche, i cittadini tra i 70 e 79 anni”.

“Nella seconda fase entreranno in gioco i medici di Medicina generale, che hanno già dato ampia disponibilità attraverso le associazioni di categoria utilizzando semmai, così come è avvenuto per la vaccinazione antinfluenzale, spazi messi a disposizione dalle Amministrazioni comunali. Ad oggi – fanno notare dal sindacato – alcune aree sono rimaste fuori, in particolare la restante parte del mondo sanitario, gli ospiti delle Rsa, comunità psichiche, comunità per le dipendenze, le strutture penitenziarie, il personale della scuola”.

“La vaccinazione – sottolinea Messere – è un atto di responsabilità del singolo nei confronti della propria salute e di quella dei propri cari. Ed è un atto di responsabilità di ciascuno nei confronti della collettività. Abbiamo ribadito che è necessario che nel minor tempo possibile venga sottoposto a vaccinazione il maggior numero possibile di cittadine e cittadini, senza escludere nessuno”.

L’incontro si è concluso con l’impegno da parte della Direzione Generale dell’Ats, coadiuvata dai direttori generali delle Asst della Brianza e del Lecchese di riconvocarsi per aggiornarsi in maniera adeguata sullo sviluppo del piano vaccinale in maniera capillare e mirata anche in funzione della progressiva disponibilità dei vaccini.