Vaccini. Il Palataurus incrementa le linee, con il supporto di Mangioni e Talamoni

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Si incrementano da giovedì le linee vaccinali al Palataurus, grazie alle Cliniche Mangioni e Talamoni.

Nel meratese i medici di famiglia cercano di organizzarsi in supporto al polo di Cernusco

LECCO – Il ritmo, per ora, era stato lento: 430 vaccinazioni al giorno nel principale centro vaccinale della provincia, allestito al PalaTaurus di Lecco, dove ad oggi restano attive solo tre linee vaccinali sulle quindici attivabili, con una quarta linea che è stata saltuariamente operativa negli ultimi tre giorni.

E’ soprattutto una questione di personale e non a caso ATS ha aperto in questi giorni un bando rivolto alle strutture della sanità privata per avere in ‘prestito’ degli operatori e per gestire direttamente delle linee vaccinali (qui l’articolo).

E i rinforzi sono arrivati, già da oggi: alle 3 linee dell’azienda ospedaliera si aggiungeranno due gestite dalla clinica Mangioni di Lecco e dal 19 aprile anche due della clinica Talamoni.

Nei prossimi giorni apriranno anche il polo vaccinale di Cernusco, il 19 aprile, e quello di Barzio per la Valsassina, dal 26 aprile. Anche qui serviranno forze nuove e i medici di base, oggi ancora impegnati nelle vaccinazioni agli Over80 nei punti vaccini dei comuni (è previsto il giro di ‘richiamo’ a Oggiono, Calolzio, Olgiate, Merate e Casatenovo) si stanno organizzando per dare il proprio contributo.

L’attenzione è rivolta in modo particolare all’hub di Cernusco dove si attiveranno per ora 5 linee su 12 con la presenza del personale ospedaliero e con quanti più operatori si riesca a trovare.

“Stiamo cercando di organizzarci, non è semplice e rappresenta uno sforzo importante – spiega il dott. Marco Magri della Cooperativa dei medici di famiglia Cosma – per attivare solo due linee occorrerebbero 42 medici distribuiti sulla settimana e sui tre turni da quattro ore per linea, in provincia se ne contano in tutto 200. Sono medici che svolgono attività ambulatoriale quindi devono calibrare la giornata per riuscire ad esserci anche per i propri pazienti”.

Marco Magri, Cosma Cooperativa

C’è già nostalgia dei centri vaccinali di prossimità, comodi per gli ottantenni perché più vicini a casa, ma anche per gli stessi medici che si erano dati un’organizzazione e una turnistica che ora, con lo spostamento dell’attività nei grandi hub, è tutta da rifare.

La necessità è anche di infermieri e la stessa cooperativa Cosma ha voluto fare un invito al personale infermieristico in pensione, ma ancora iscritto all’ordine, che voglia dare un contributo alla campagna vaccinale (gli interessati possono inviare una mail a segreteria@cosmamedici.it).

Nel frattempo, sarebbe andato ‘a segno’ l’appello del sindaco di Merate, Massimo Panzeri, per la ricerca di volontari, anche tra personale sanitario, per rinforzare l’organico del centro vaccinale di Cernusco: un appello a cui avrebbero risposto oltre una cinquantina di persone.