Malgrate. Pini tagliati sul lungolago, ora interviene anche il Ministero

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I pini ormai tagliati sul lungolago di Malgrate

L’interesse del Ministero dell’Ambiente sulla vicenda dei 12 pini tagliati a Malgrate

Chiesta valutazione di danno ambientale all’Ispra, comunicazione inviata alla Corte dei Conti

MALGRATE – Erano stati abbattuti tra le proteste degli ambientalisti, per consentire il rifacimento dell’ultimo tratto di lungolago così come progettato (intervento concluso proprio in questi giorni), ed ora sulla vicenda dei 12 pini tagliati si è atto avanti il Ministero dell’Ambiente.

Lo fanno sapere WWF e Legambiente Lecco che nelle scorse settimane avevano portato il caso all’attenzione della Corte dei Conti al fine di sollecitare un controllo sulla correttezza delle procedure seguite per arrivare all’irreversibile taglio ed evidenziando un presunto danno per le casse pubbliche del Comune per 300 mila euro di costi che per gli ambientalisti si sarebbero potuti evitare.

I pini sul lungolago di Malgrate abbattuti a febbraio

Ora, sulla faccenda c’è anche l’interesse del Ministero dell’Ambiente: il direttore generale Giuseppe Lo Presti ha inviato una comunicazione all’ISPRA – Centro nazionale crisi emergenze ambientali e danno,

alla direzione Generale per il patrimonio naturalistico e al Comitato per il Verde Pubblico (questi ultimi due organismi dello stesso Ministero), inoltrata per opportuna conoscenza anche alle Associazioni esponenti, con specifiche richieste di verifica e approfondimento.

In particolare, fanno sapere le associazioni, dal Ministero si richiede all’ISPRA “di valutare, anche eventualmente avvalendosi del sistema agenziale SNPA, se, ai sensi della parte VI del D.lgs. 152/2006, sussistano profili di danno ambientale o minaccia di danno ambientale derivante dai fatti” oggetto dell’esposto, nonché al Comitato per il Verde Pubblico di “valutare eventuali violazioni della normativa in materia di verde pubblico e privato derivanti dall’attività di abbattimento” dei dodici pini.

La protesta sul lungolago a Malgrate

Il direttore generale del Ministero ha anche di sua iniziativa inviato copia della sua comunicazione alla Procura Regionale Corte dei Conti Lombardia.

Le rappresentanze lecchesi di WWF e Legambiente “hanno accolto con grande soddisfazione l’interessamento mostrato dal Ministero – commentano – la rapidità di riscontro e il coinvolgimento di altre strutture dell’apparato statale costituiscono certamente uno sviluppo positivo, a conferma di una sempre maggiore attenzione all’ambiente e alle sue componenti, facendo ben sperare in ottica di accertamento della vicenda”.

Il lungolago dove prima vi erano i pini