Abbadia, le campane di Crebbio suoneranno per S. Antonio

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Domenica il concerto della Federazione Campanari Ambrosiani di Milano.

Risalenti all’Ottocento, le campane di Crebbio suoneranno per la festa del Santo

ABBADIA – Sarà un concerto veramente speciale quello in programma domenica ad Abbadia Lariana: protagoniste saranno le campane della Chiesa di Crebbio che suoneranno grazie alle sapienti mani dei volontari Federazione Campanari Ambrosiani di Milano.

L’associazione è un ente no profit che si occupa della riscoperta e tutela del suono manuale delle campane nella diocesi ambrosiana e limitrofa.

Le cinque campane di Crebbio hanno una storia lunga oltre due secoli: fuse nel 1808 dal fonditore Pietro Comerio di Malnate (la quarta è un rifusione non datata ma realizzata dal maestro varesino Felice Bizzozero), hanno mantenuto il loro impianto originale, senza alcuna automazione di carattere elettronico.

Già questo giovedì, in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate, i musicisti della federazione saliranno sul campanile per una prima esibizione. Ma è domenica, giorno in cui Abbadia festeggerà il santo, che si terrà l’evento ufficiale.

Due momenti musicali

Alle 10.15 le campane risuoneranno in un primo segno per la celebrazione solenne delle ore 11 solenne, celebrata da Don Vittorio Bianchi in ricordo dell’ex parroco Don Mario.

“Suoneremo con la tecnica della a ‘Concerto Solenne’ – spiega Paolo Branchi, segretario della Federazione – ovvero le campane, azionate attraverso le corde da 5 campanari più il maestro a dirigere, verranno ribaltate completamente e portate a bocca in su a 180° dalla posizione di partenza; a seconda delle scale musicali verranno fatte cadere e riportate in posizione grazie anche alla bilanciatura delle stesse campane”.

“E’ una tecnica sviluppata tra il Cinquecento e l’Ottocento a Milano e diffusa in seguito in Lombardia e Liguria”.


Alle 14, per i vespri solenni, al termine della benedizione degli animali verrà eseguito un nuovo concerto a festa, in questo caso non con le corde ma utilizzando una tastiera collegata alle campane.

“Le campane vengono inclinate verso l’esterno e fermate con dei ramponi, questo facilita molto il compito del campanaro in quanto il battaglio delle campane si avvicina molto alla bocca della campana favorendo il suono – prosegue Branchi – questo è permesso grazie a dei rinvii metallici collegati alla tastiera con i tasti in legno e delle squadrette regolabili e collegati prima del suono ai battagli con dei ganci”.