Bellano. All’ex collegio Giglio potrebbe nascere la prima Rsa per artisti

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Ex collegio Giglio a Vendrogno
Ex collegio Giglio a Vendrogno

Il comune candida l’immobile di Vendrogno per un innovativo progetto di rigenerazione

La candidatura è stata formalizzata il 24 gennaio, in gioco un contributo da 20 milioni di euro

BELLANO – Il Comune di Bellano ha candidato l’ex collegio Giglio di Vendrogno e il progetto “La cultura che cura” al bando per la rigenerazione culturale, sociale ed economica a rischio abbandono promosso nell’ambito del PNRR. La candidatura è stata formalizzata lunedì 24 gennaio. In gioco c’è un contributo da sogno: 20 milioni di euro.

“Nell’ambito di questo bando verrà scelto un borgo con meno di 5mila abitanti per ogni regione al quale destinare questa ingente somma per la realizzazione di un progetto di rigenerazione – spiega il sindaco Antonio Rusconi – Anche in questa occasione ci siamo voluti mettere in gioco e abbiamo proposto un progetto innovativo che pone al centro la struttura dell’ex collegio di Vendrogno. L’idea è di trasformarla in una RSA per artisti anziani, sviluppando un progetto denominato ‘La cultura che cura’”.

“Finalità del progetto è la riattivazione della struttura dell’ex collegio Giglio come nuovo centro per l’ospitalità, creando una struttura per la cura di anziani, in particolare artisti e artigiani anziani – spiega Jessica Vanelli, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bellano -. L’intento è quello di sostenere un modello di abitare collaborativo e sostenibile, che dall’ex Collegio si irradi al borgo e al territorio. All’interno della struttura dovranno essere offerti servizi specialistici di cura e di assistenza sanitaria per gli ospiti, abbinati ad attività in grado di valorizzare la persona: l’artista anziano, con il suo bagaglio di conoscenze e sapere, capace di trasmettere ai più giovani competenze e stimoli grazie a laboratori, mostre e momenti di scambio”.

L’ex Collegio ben si offre a questa trasformazione, avendo già a disposizione spazi, quali il teatro, ottimali per ospitare esposizioni o laboratori artistici. Attività collaterali a quelle principali della RSA, che offrirà anche alloggi per persone anziane autosufficienti, per artisti e artigiani, che ancora potranno dedicarsi alle arti, promuovendo il proprio benessere e mantenendo la propria identità, e divenendo al contempo risorsa e promotori di una rinnovata offerta culturale; un centro diurno per anziani e un centro di servizi specialistici per persone con demenza, il tutto senza trascurare i servizi base di una RSA “classica”.

“L’idea di creare questa struttura dedicata agli artisti anziani nasce prendendo spunto dall’esperienza ormai consolidata della ‘Casa Verdi’ di Milano, casa di riposo per musicisti – aggiunge Sara Vitali, responsabile degli Archivi Vitali di Bellano – Una RSA rivolta agli artisti anziani ben si colloca nella realtà di ‘Bellano paese degli artisti’, pur restando ovviamente aperta anche agli altri utenti”.