Caos Lago, Mandello e Abbadia convinte: “Il turismo mordi e fuggi va limitato”

Tempo di lettura: 4 minuti
La spiaggia ad Abbadia con i lettini posizionati la scorsa estate

Il ‘boom’ di arrivi sul lago, tra disagi e riflessioni

Il sindaco di Abbadia: “C’è un limite oggettivo, non possiamo accogliere tutti”

LAGO – Parcheggi esauriti quando erano appena passate le 9 della mattina, code sulle strade e posti sdraio terminati in breve tempo, affollamenti sulle spiagge libera: è la fotografia dell’ennesima domenica di disagi nei paesi del lago, soprattutto nell’area del basso Lario tra Abbadia, Mandello e Oliveto Lario. Ma anche nei paesi dell’alto lago, come Dervio, i posteggi sono esauriti a metà della domenica mattina, con tanta gente in spiaggia e altrettanta alla ricerca di un posto sotto l’ombrellone.

E’ l’estate ‘calda’ del post emergenza Covid che sta facendo riversare sulle località lecchesi un afflusso di frequentatori molto più ampio che in passato, soprattutto dalle vicine province. Un ‘boom’ di arrivi sulle spiagge del litorale lecchese che però sta creando più grattacapi che gioie.

Una delle località più interessate dalla questione è Abbadia dove domenica la situazione si è presto saturata al punto che anche gli amministratori comunali, insieme alla Protezione Civile, si sono adoperati in strada per informare gli automobilisti che i parcheggi erano esauriti e consigliando di proseguire oltre.

Volontari del Comune in strada domenica ad Abbadia per avvisare gli automobilisti che i parcheggi erano esauriti

“Abbiamo cercato di evitare che nell’intero paese si congestionasse – ha spiegato il sindaco Roberto Azzoni – ci sono state 4 ore di incolonnamento fisso sulla provinciale. Facendo informazione direttamente agli automobilisti abbiamo cercato di contenere il problema che si sarebbe ripercosso sulle vie interne, come già accaduto in passato con le auto posteggiate ovunque, in barba ai divieti e creando disagio agli abitanti”.

“Sulle spiagge invece la situazione era decisamente migliore – prosegue Azzoni – le misure prese finora stanno funzionando e la possibilità data ai gestori di posizionare le sdraio sulla spiaggia ha dato un maggiore ordine”.

Una situazione di non facile soluzione: “Creare nuovi parcheggi serve a poco. Lo scorso anno ne ha aperto uno nuovo di un privato di circa cento posti, non è servito. Sono circa 400 i parcheggi a pagamento comunali, altrettanti quelli liberi che però servono anche ai residenti. Dobbiamo partire da un presupposto: Abbadia ha capienza massima, oltre alla quale non è possibile andare. Non vorremmo mandar via nessuno ma c’è un limite oggettivo. Questi arrivi straordinari sono senza dubbio un test e noi stiamo cercando di affrontarlo nella maniera migliore possibile, cercheremo di strutturare certe misure e migliorarle”.

Mandello. “Turismo sì, ma con aree vivibili

Poco più avanti, a Mandello, è stato il primo fine settimana di chiusura dei giardini sul lago. Una misura presa dal comune per contenere comportamenti fuori luogo e irrispettosi verificati nelle scorse settimane. Con i giardini chiusi, si è creata coda al Lido, unico accesso (contingentato) alla spiaggia.

“Il giudizio è positivo, il lido era usufruibile, i posti limitati e chi ha potuto ha goduto del servizio – spiega il sindaco Riccardo Fasoli – il fatto è offrire la vivibilità delle nostre aree. Lasciare che la libera fruizione dei luoghi diventi il caos non fa bene a nessuno, né al territorio né a chi viene da noi e trascorre una domenica di disagi”.

“Rispetto a questo tipo di turismo, mordi e fuggi, dobbiamo dare un contingentamento, una capienza limitata e favorire invece un turismo di qualità, ovvero il visitatore che viene a Mandello si ferma a dormire nelle strutture ricettive e offrire loro un’esperienza positiva dei servizi che possiamo offrire e del nostro territorio”.

Code per entrare al Lido di Mandello domenica

Dopo la chiusura, l’amministrazione di Mandello sta comunque pensando una modalità per riaprire parzialmente i giardini e la spiaggia Falck annessa, affidandone la gestione al chiosco. “Intervenire sulla zona dei giardini era nei nostri progetti ma finora ci sono state altre priorità, anche perché fino allo scorso anno la situazione che stiamo vivendo si presentava al massimo per una decina di giornate durante l’estate. L’attuale momento ci spingerebbe ad anticipare questa riflessione sulla riorganizzazione in maniera più funzionale di quell’area”.

Per Dervio, “situazione eccezionale, rientrerà a breve”

Anche nell’alto Lario si fronteggia il grande afflusso del fine settimana “ma credo sia sbagliato pensare a delle progettualità per i prossimi anni. La condizione attuale è dettata da questo anno decisamente eccezionale, complice l’emergenza Coronavirus che ha impedito le ferie a molti o gli spostamenti verso l’estero, così tanti in queste settimane si sono spostati sul nostro lago. E’ un turismo di prossimità che si concentra nel weekend mentre in settimana è tutto tranquillo perché mancano i turisti stranieri” spiega il sindaco di Dervio, Stefano Cassinelli.

“Ce lo dicono i gestori dei B&B, che hanno tanti ospiti italiani nei fine settimana mentre durante la restante parte della settimana lavorano poco”.

“Che sia una sfortuna o meno non lo so, ma di sicuro il turismo stava meglio con i ritmi dello scorso anno – conclude Cassinelli – Sono convinto che sia però una situazione temporanea, già dal prossimo mese andrà a normalizzarsi”.