Dall’Ucraina a Mandello in moto: il viaggio di tre ragazze per vivere il Motoraduno

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Ragazze ucraine motoraduno mandello

Obiettivo delle giovani ucraine partecipare ai festeggiamenti dedicati alla Moto Guzzi

Sul profilo Facebook di una di loro, un piccolo reportage del lungo spostamento, cominciato a Kiev una settimana fa

MANDELLO – Hanno attraversato mezza Europa guidate dalla passione per la Moto Guzzi tre ragazze ucraine che, insieme a tanti altri cultori dell’Aquila, sono arrivate a Mandello per prendere parte al Motoraduno, entrato nel vivo dei festeggiamenti.

Un viaggio cominciato una settimana fa, almeno secondo quanto riportato sulle pagina Facebook di una di loro, Elena Marahovskaya, che in un post scrive (traduzione della piattaforma dall’ucraino all’italiano): “Finalmente questo giorno è arrivato. 02.09.22 siamo andati a Lviv, domani più avanti…comodo treno notturno da Kiev a Lviv in treno con auto-auto. Le moto vengono con noi nel camion, siamo nella coupé”.

Il 4 settembre, sempre sul profilo di Elena, compare un nuovo aggiornamento, corredato di video e immagini a documentare un’ulteriore tappa, questa volta tra i Carpazi per sostare poi in Ungheria.

Eh sì, perché le tre giovani ragazze non hanno viaggiato da sole, ma in compagnia delle rispettive moto. A scoprire la loro impresa e il loro imminente arrivo a Mandello la consigliera comunale Luisella Aliprandi, che già aveva tentato di contattarle sui social per avere più informazioni sul viaggio in corso, senza ottenere però alcuna risposta.

Ragazze ucraine motoraduno mandello

Non è mancata tuttavia l’occasione di incontrarle poi personalmente a Mandello e di scambiarci qualche parola, complice l’ottimo inglese di una di loro: “Sono venuta a conoscenza della storia di queste tre ragazze attraverso un post pubblicato su Instagram dal gruppo ‘Moto Guzzi Ukraine’ – spiega la consigliera comunale Aliprandi – e da quel momento ho iniziato a seguire il loro viaggio per arrivare a Mandello. In questi primi due giorni di raduno sono riuscita a conoscerle e le ho accolte a nome di tutta l’Amministrazione comunale. Erano stanche ma felici di trovarsi qui, e l’immagine che mi hanno dato è quella di una forte passione capace di andare oltre la guerra ancora in atto“.