Dopo il caos, transenne e vigilanza: lago “blindato” a Mandello

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Un addetto alla vigilanza ai giardini a Mandello, dietro le transenne che chiudono l'area a lago

In vigore da oggi, sabato, la chiusura dei giardini a lago a Mandello

La stretta del Comune dopo gli episodi di inciviltà. “Una situazione quotidiana che andava fermata”

MANDELLO – Accessi alla riva sbarrati da una lunga catena di transenne, cartelli ad indicare il nuovo divieto, polizia locale e addetti alla vigilanza a monitorare la situazione: inizia così, sabato, il primo giorno di chiusura dei giardini a lago a Mandello del Lario.

Una chiusura parziale, la camminata è percorribile, il chiosco accessibile e giochi per i bimbi utilizzabili ma la sponda del lago è inavvicinabile, l’unico accesso alla spiaggia (contingentato) è quello del Lido. Sarà così tutti i giorni, dalle 8 alle 18, fino a nuove decisioni.

E’ la misura drastica decisa dal Comune di Mandello a seguito di giornate complicate, di regole anti assembramento non rispettate, di comportamenti incivili, di abbandono di rifiuti e addirittura episodi di violenza. A quanto pare, sarebbero soprattutto compagnie di giovani, in arrivo dalle province vicine, a creare i maggiori disturbi.

“Non è un ‘semplice’ problema di ordine pubblico, si era venuta a creare una situazione che non vogliamo si ripeta -spiega il sindaco Riccardo Fasoli – anche altrove si sta facendo i conti con situazioni simili affrontandole allo stesso modo. Avremmo fatto a meno di intervenire ma la questione non si limitava al solo fine settimana, era quotidiana. Era necessario un segnale per far capire che certi frequentatori il posto qui non lo troveranno più e potremo poi ridare spazio a chi utilizza i giardini in modo corretto”.

Oltre all’accesso vietato all’area più prossima alla riva, un’ordinanza del comune vieta inoltre l’introduzione di bottiglie di vetro e lattine. 

L’accesso contigentato al Lido

Per incrementare la vigilanza, l’amministrazione comunale ha deciso di assoldare anche del personale di un’agenzia privata insieme alla Polizia locale che, in questo momento, conta solo tre agenti insieme al comandante. Si attende il rinforzo di altri due agenti. In mattinata, insieme alla Polizia Locale, c’era anche il vicesindaco Serenella Alippi. 

Un agente della polizia locale insieme al vicesindaco Alippi

La barista aggredita: “Serviva più sicurezza”

Uno degli episodi più gravi, lunedì pomeriggio, è toccato alla titolare del chiosco, aggredita e presa a male parole da un gruppo di ragazzi. “Dicevano che i bagni pubblici non era utilizzabili e chiedevano di poter usare il bagno del chiosco ma per me era una situazione ingestibile, al mio rifiuti hanno iniziato a fare casino, mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente, tirandomi uno spintone” racconta Suziane Menezes che da tre anni gestisce il chiosco dei giardini.

“Il giorno dopo sono andata in Comune, era necessaria maggiore sicurezza e avere della vigilanza è rassicurante – spiega – ci sarà meno gente? Non so è il primo giorno, ma se fosse rimasta uguale la situazione avrei avuto paura”.

“Le istituzioni hanno fallito? Si ma tutte insieme”

Il divieto nel frattempo ha creato delle polemiche, con le critiche mosse da esponenti della politica locale che hanno additato l’amministrazione comunale di non aver saputo gestire la situazione.

“La gente di Mandello che vive i giardini non ne poteva più – spiega il sindaco Fasoli – chi critica non propone soluzioni concrete, spiace di non aver letto in questi commenti alcun riferimento alla maleducazione, alla mancanza di rispetto. Le istituzioni hanno fallito?  Vero, ma tutte nell’insieme: dalle famiglie alla politica se questo è il risultato”.