Regione. Omaggio agli agenti caduti, ricordato Francesco Pischedda

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Il Giorno del Ricordo in Regione dedicato alle vittime del crimine

Tra i caduti, anche l’agente Pischedda, della Polstrada di Bellano

MILANO / BELLANO – Per commemorare in forma solenne i servitori della Repubblica caduti nell’adempimento del dovere e tutte le vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, il Consiglio regionale ha celebrato martedì nell’Aula consiliare di Palazzo Pirelli il “Giorno del Ricordo”.

L’agente Francesco Pischedda

Alla cerimonia erano presenti numerosi famigliari delle vittime: la vedova del Maresciallo Luigi D’Andrea, signora Gabriella Vitali; i fratelli Rocco e Carmelo del vigile urbano Niccolò Savarino, tragicamente investito da un malvivente; la signora Nicoletta Caravaggio, moglie dell’appuntato dei Carabinieri Giovanni Sali assassinato a Lodi, presente con il fratello; Maurizio Campagna, fratello di Andrea Campagna, agente di pubblica sicurezza ucciso in un agguato dai PAC mentre lasciava la casa della fidanzata a Milano.

Tra i caduti commemorati, anche l’agente della Polstrada di Bellano, Francesco Pischedda, che ha perso la vita nel febbraio del 2017 a Colico, durante l’inseguimento di un malvivente. Presente alla cermonia in rappresentanza del collega scomparso, l’ispettore Cristian Fumagalli.

Fermi: “Il loro è un esempio di  devozione al dovere”

Nel suo intervento, il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi ha espresso la sua vicinanza ai famigliari delle vittime.  “La vostra presenza qui oggi è la miglior testimonianza del valore di questa cerimonia -ha detto Fermi –  perché le vostre ferite sono anche le ferite della società che i vostri cari hanno difeso fino all’estremo sacrificio. Sappiamo che erano uomini che volevano vivere, che avrebbero voluto continuare a beneficiare delle gioie della loro famiglia e dei loro amici, ma anche capaci di una devozione al dovere che non ha bisogno di essere spiegata”.

 

“Sotto questa luce si illuminano le ragioni del Giorno del Ricordo: da una parte la solidarietà e la vicinanza a chi ha subito lo sfregio della violenza e ai famigliari delle vittime, dall’altra il riconoscersi tutti insieme nella nostra Costituzione e nelle istituzioni democratiche. A questo si accompagna sempre, mai sopita, la richiesta che emerga la verità e che si compia la giustizia, perché non possiamo e non dobbiamo mai arrenderci alla violenza e all’odio”.

Dopo l’intervento del Presidente Fermi, anche il Presidente della Giunta Attilio Fontana ha portato un saluto, sottolinenando l’alto valore educativo e culturale della cerimonia.

E’ seguita quindi l’esecuzione del silenzio d’ordinanza da parte di un militare trombettiere, alla presenza di numerose autorità civili e militari.

Istituito nel 2004

Il “Giorno del Ricordo”, istituito con legge regionale nel 2004, nacque per celebrare il ricordo di Renato Barborini e Luigi D’Andrea, agenti della Polizia di Stato caduti entrambi il 6 febbraio 1977 in un conflitto a fuoco con la banda criminale Vallanzasca al casello autostradale di Dalmine in provincia di Bergamo.