Mandello: 13 milioni spesi nell’azzardo in un anno. Zucchi: “Serve un regolamento”

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L’assessore Zucchi a Mandello accende l’attenzione sul tema del gioco d’azzardo

“Definire un regolamento comunale, la vera ‘scommessa da vincere’ è combattere la ludopatia”

MANDELLO – “Il volume giocato d’azzardo legale in un anno equivale a due anni di bilancio comunale!” E’ l’assessore comunale di Mandello, Guido Zucchi, ad accendere un faro sul tema del gioco d’azzardo e della ludopatia, rendendo noti dei dati che fanno sicuramente riflettere.

Nel 2019 a Mandello sono stati giocati d’azzardo 13.955.479,93 euro per una media di 1.585,85 euro per ogni cittadino mandellese maggiorenne, una cifra leggermente sotto la media regionale (1.725 €)

“Meglio non andare troppo fieri del fatto che queste cifre si confrontino con un dato nazionale ancora peggiore – spiega Zucchi – il giocato medio dei maggiorenni italiani nel 2019 è stato di 2.180 euro”.

L’assessore ricorda che la prima amministrazione di Ricardo Fasoli, nel 2018, aveva approntato un Regolamento Comunale del gioco d’azzardo, non portato poi all’approvazione in attesa che si chiudessero alcuni ricorsi legali sorti sul tema.

L’assessore Guido Zucchi

“Presto e con la consueta determinazione potremo finalmente tornare alla definizione di un Regolamento in materia; affinché il gioco non prenda il sopravvento sul giocatore non si deve rinunciare all’applicazione di soluzioni atte a combatterne la patologia – auspica l’assessore – Il gioco d’azzardo patologico è un fenomeno sociale complicato da due temi già controversi di per sé, e che inoltre si scontrano tra di loro: il benessere psico-sociale dei cittadini e gli interessi politico-economici dello Stato e degli operatori economici coinvolti in questo mercato”.

Zucchi ricorda inoltre che, con assoluta riservatezza e gratuitamente, i Servizi sociali di Mandello sono a disposizione (uffici Struttura 1 c/o biblioteca di via Manzoni) per informazioni e assistenza.

“La strada più indicata per uscire dalla spirale del gioco è affidarsi ai Servizi ambulatoriali per le Dipendenze, pubblici o privati accreditati (SerD/SMI) – aggiunge l’assessore – Ad essi si può rivolgere la persona che ha il problema, ma anche un familiare, un amico o conoscente; perché la patologia trascina alla distruzione della serenità nei rapporti familiari ed interpersonali. Per restare nel tema, la vera ‘scommessa da vincere’ è combattere la patologia del gioco d’azzardo e nel contempo mantenere il diritto a godere la parte ludica di quest’ultimo”.