Mandello. Esclusa dai bandi di Regione Lombardia anche la Torre di Maggiana

Tempo di lettura: 2 minuti

Determinante la mancata presenza dell’edificio nella lista dei musei riconosciuti a livello regionale

Il sindaco Fasoli: “Faremo ricorso, e in particolare ci aggrapperemo al vincolo monumentale presente, ritenuto uno dei requisiti essenziali per partecipare al bando”

MANDELLO – Dopo il no ricevuto per la riqualificazione della scuola elementare S. Pertini, arriva un altro rifiuto da incassare per il Comune di Mandello: a essere al centro questa volta la Torre di Maggiana, esclusa dal bando di Regione Lombardia dedicato ai luoghi della cultura, alla quale la struttura si era candidata per ricevere i fondi necessari al rinnovamento.

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello

Non tutto è perduto però, come ci tiene a sottolineare il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli: “Come già avvenuto per il bando sulle scuole, anche questa volta puntiamo a fare ricorso e a parlare con gli uffici tecnici regionali. Il motivo della nostra esclusione non è dato da un progetto poco interessante, ma risiede in un cavillo tecnico: secondo i requisiti previsti nel bando, potevano parteciparvi musei iscritti all’albo regionale oppure immobili aventi vincoli definiti dalla Soprintendenza. La torre detiene un vincolo monumentale, ma non rientra nella lista dei musei riconosciuti a livello regionale, solo in quella del Sistema Museale della Provinciale di Lecco”.

La speranza dunque è quella di riuscire a fare leva sull’aspetto vincolistico per ottenere i finanziamenti, anche perché gli interventi di riqualificazione sono ritenuti strettamente necessari non solo per dare un nuovo volto all’edificio, ma per questioni di sicurezza, tanto che l’Amministrazione, nel caso più estremo, vorrebbe muoversi comunque in autonomia:

Prima di dare avvio a eventuali lavori di ristrutturazione, vogliamo verificare le spese economiche delle altre opere pubbliche in atto, sia per quanto riguarda i cantieri aperti che per quelli appena chiusi. Al momento in generale stiamo riscontrando grosse difficoltà a causa dei numerosi rincari, pertanto prima di imbarcarci in altre imprese vorremmo capire quanto peseranno gli interventi ancora in corso, oltre a monitorare come si evolverà la situazione inerente ai costi delle materie prime”, ha concluso Fasoli.