Occhi sul Pian di Spagna: Legambiente, Cros Varenna, Orma, Wwf Valtellina Valchiavenna.

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Una manifestazione in difesa delle zone umide

“Nell’ultimo secolo oltre il 64% delle Zone Umide sono scomparse”

PIAN DI SPAGNA – “Inaspettatamente passati in fascia gialla abbiamo potuto fare insieme una visita alla Riserva Pian di Spagna e lago Mezzola. Pochi, distanziati e con mascherina con i cartelli che riassumono in alcune essenziali informazioni il valore delle aree umide del pianeta. Avvistati numerosi cormorani e svassi nel lago
cornacchie e qualche corvo imperiale nei prati e nei boschetti. Difficili da comprendere i cancelli che impediscono l’accesso alla riva e la mancata bonifica dell’area ex Camper Service”.

Inseparabili acqua, zone umide e vita. E’ questo lo slogan che riassume quest’anno il senso della giornata mondiale dedicata alle zone umide del pianeta. Le Zone Umide garantiscono acqua per la vita: da esse deriva il 70% dell’acqua dolce che utilizziamo: “Rigenerazione: ecco la parola chiave per esprimere ciò di cui abbiamo bisogno oggi. Nell’ultimo secolo oltre il 64% delle Zone Umide sono scomparse. Per questo è importante conservare quanto è rimasto e pensiamo alla nostra riserva naturale Pian di Spagna e lago Mezzola di cui vogliamo ricordare la caratteristica innanzitutto di area umida collocata fra due fiumi, due laghi, fossi e canali”.

“Le Zone Umide sono nostre alleate contro la crisi climatica: sono i pozzi di assorbimento del carbonio più efficaci della terra. E’ un bene comune a rischio di perdita. La perdita di un valore che non ha prezzo e deve essere messo al primo posto nella scala delle priorità rispetto a tutte le attività umane presenti. Nella Riserva Naturale ogni residuo di terreno libero e di specchio d’acqua deve essere salvaguardato da ulteriori sigillazioni e contaminazioni. Se non capiamo questo vuol dire che non abbiamo imparato nulla
dall’esperienza della pandemia. Comprendere non superficialmente che è necessario cambiare modo di vivere e di produrre e soprattutto prendere coscienza di una diversa scala di priorità è l’unico senso che possiamo dare a un anno come questo che stiamo vivendo”.

“Invitiamo in particolare l’Ente di gestone della Riserva a non estrarre dai cassetti progetti di espansione della sede vecchi sia di anni sia di concezione. Abbiamo bisogno di aria aperta e poche strutture amovibili possono essere sufficienti per eventuali attività didattiche. Le Zone Umide sono uno scrigno di biodiversità: ospitano più di 100.000 specie di acqua dolce conosciute. Siamo venuti a conoscenza casualmente della rilevazione da parte di uno studioso dell’Università di una piana “Marsilea“ oramai rara per la scomparsa o alterazione dell’habitat naturale costituito da fossi o terreni saltuariamente inondati e che in alcuni paesi europei è stata inserita tra le specie a rischio di estinzione”.