Riunione in prefettura, Centenario “Moto Guzzi” in bilico

Tempo di lettura: 2 minuti

Incontro in mattinata sul raduno del centenario Moto Guzzi a Mandello, evento a rischio

Tante difficoltà organizzative per garantire le previste misure anti-contagio. Forse una manifestazione ridotta

 

MANDELLO – Non ha risolto i dubbi degli organizzatori, al più li ha confermati, la riunione che si è svolta mercoledì mattina in Prefettura a Lecco in vista del raduno Moto Guzzi che a settembre avrebbe celebrato il Centenario della casa motociclistica: diverse le difficoltà prospettate riguardo alla possibilità di garantire un evento in linea con le attuali norme anti Covid.

Non è affatto semplice, infatti, gestire il rischio di assembramenti e il mantenimento dei distanziamenti in una manifestazione che in passato aveva portato a Mandello oltre 40 mila persone. Altrettante e probabilmente di più se ne aspetterebbero quest’anno per il Centenario e provenienti da tutto il mondo.

“Le criticità evidenziate durante l’incontro sono tante, alla luce anche delle nuove normative che hanno aggiunto ulteriori incombenze – spiega il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, alla guida del comitato organizzatore del motoraduno – in ultimo il Green Pass che avrebbe anche potuto essere una soluzione per accedere a determinate aree dell’evento, ma che non esime dal mantenere all’interno di quelle aree le altre misure anti-contagio, a partire dai distanziamenti”.

Complicato gestire ristori e le persone ai tavoli, il pubblico ‘assiepato’ agli spettacoli e i concerti serali che dovrebbero svolgersi con pubblico ‘statico’. Il rischio, insomma, è quello di un motoraduno decisamente ‘ingessato’ rispetto alla grande festa che gli organizzatori avrebbero voluto mettere in campo per omaggiare i 100 anni dell’aquila.

“Avevamo previsto iniziative dentro e fuori lo stabilimento, stiamo ora cercando di capire quali e come realizzarle. La volontà da parte nostra non manca” spiega il sindaco. Altre riunioni sono previste nei prossimi giorni, sia tra gli organizzatori che di nuovo in prefettura, per arrivare ad una soluzione definitiva.