Spiagge Mandello. Casa Comune si batte a favore dei “giardini free”

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L’opposizione mandellese ribadisce il suo disappunto verso le scelte dell’Amministrazione

“Chiediamo l’eliminazione del ticket d’ingresso e delle transenne, oltre all’organizzazione di un tavolo congiunto con i comuni di Abbadia e Lierna per intervenire sulla questione spiagge”

MANDELLO – Se quest’estate appare, per via dell’allentamento delle misure anti-contagio, Covid free, non si può dire lo stesso dei giardini pubblici di Mandello, che a partire dal 4 giugno hanno visto la spiaggetta Falck e la zona Poncia convertirsi in aree a pagamento, attive fino al 19 settembre.

Ad adottare la seguente misura l’Amministrazione comunale, scelta che ha suscitato però disappunto nei consiglieri di Casa Comune per Mandello, minoranza dell’ente mandellese di cui fanno parte Giuseppe Valsecchi, Franco Corti, Gloria Valassi, Andrea Gilardoni e Valentina Conca.

In una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, lunedì, il gruppo ha spiegato la propria posizione, contestando le modalità di gestione dell’area lago. Conferenza che si è svolta nei pressi delle transenne che delimitano l’accesso agli spazi a pagamento, quasi a voler rafforzare, compiendo un comizio sul posto, le argomentazioni proposte in merito.

Transenne e ticket d’ingresso nel mirino

Proprio le transenne e la presenza di un ticket d’ingresso sono due dei punti su cui Casa Comune ha deciso di richiamare l’attenzione: “Riteniamo che le transenne siano indecorose e vadano a deturpare la bellezza del paesaggio, bene che dovrebbe essere reso accessibile a tutti. Questa misura è stata introdotta già gli scorsi anni dal Comune per contingentare le entrate durante l’emergenza sanitaria, e l’Amministrazione ne ha motivato l’introduzione anche per questa stagione servendosi delle stesse ragioni, con la differenza che la situazione non presenta al momento particolari livelli di criticità in termini di contagi, per cui non riusciamo a comprendere perché si è voluto delimitare l’area”.

A proposito del ticket invece, i consiglieri di Casa Comune si sono espressi così: “Far pagare una cifra massimale di 5 euro per l’ingresso nell’area transennata è una decisione priva di logica. Se lo scorso anno la somma incassata poteva essere funzionale a sanificare gli spazi per via del covid, adesso non riusciamo a capire quale sia la giustificazione sottostante a un importo così elevato, soprattutto se la scelta è stata attuata per coprire le spese relative alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti. Vige infatti un divieto d’introduzione nell’area di cibo e bevande: solo il chiosco, gestore delle zone a pagamento può venderli e, di conseguenza, generare scarti”.

Rifiuti accanto al chiosco

Presenza di rifiuti e assenza di sicurezza

Peraltro il gruppo ci ha tenuto a sottolineare come spesso e volentieri, in particolare dopo il week-end, attorno alla struttura del chiosco vi fossero ingenti quantità di rifiuti che stentavano a essere rimossi, anche se in questi giorni, come sottolineano i consiglieri stessi, la situazione da questo punto di vista è notevolmente migliorata.

Elevato inoltre il timore che a favorire degli incassi sia solo il gestore privato e non l’Amministrazione: “Solamente il 2% di ogni 5 euro, quindi 10 centesimi, entrerà nelle tasche del Comune, e se non si controllano i numeri degli ingressi il rischio è che a perderci in termini economici sia proprio l’Amministrazione”, prosegue Casa Comune.

Sempre in materia d’ispezione, all’opposizione non va giù la possibilità di balneare vicino alla Poncia e nella foce del Meria: “Gli altri anni per ragioni di sicurezza era stata vietata, ora invece appare consentita. Trattandosi di zone mancanti di una normativa di sicurezza che le regoli, prima di spiagge che possano definirsi tali e dove il lago sprofonda subito, per i bagnanti potrebbe rivelarsi pericoloso”.

Da sinistra: Gloria Valassi, Giuseppe Valsecchi, Andrea Gilardoni, Franco Corti. Assente al comizio Valentina Conca

“Bisogna muoversi congiuntamente”

Da Casa Comune arriva infine la proposta di creare un tavolo congiunto con Lierna e Abbadia per uniformare le decisioni prese in merito alle spiagge durante la stagione estiva, in quanto tutti i comuni della riviera soffrono delle medesime problematiche.

“Ad Abbadia per esempio quest’anno le spiagge sono tornate libere – proseguono i consiglieri della minoranza – per cui si potrebbero cercare soluzioni uniformi che vadano ad alleggerire il carico di visitatori che si riversa indistintamente in questo periodo sulle nostre spiagge“.

La battaglia continua

Nonostante le contrarietà espresse, l’opposizione riconosce che alcuni passi in avanti sono stati fatti, e che la Giunta ha dato ascolto ad alcune richieste: “Già il fatto che il camminamento per i giardini sia stato riaperto è un’ottima cosa, e anche la situazione rifiuti per ora appare migliorata“.

Oltre alla questione spiagge, Casa Comune è pronta a farsi valere anche sul tema riqualificazione dei giardini, in particolare per quanto concerne i lavori del primo lotto che vedranno, tra gli altri interventi, lo spostamento dello skate park in zona Piazza del Mercato: “Sovrapponendo il progetto confermato dal Comune all’attuale area esistente, abbiamo notato che per costruire nuove strutture si andranno ad abbattere numerose piante. Uno dei nostri obiettivi è far sì che vengano conservate”.