Una villa sul lago e altri immobili all’asta per supportare medici e infermieri

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I beni ereditati dall’ASST di Bergamo in vendita, il ricavato in favore dell’ospedale e dei reparti

Tra questi anche una villa sul lago a Dervio e un edificio in centro Oggiono

 

DERVIO / OGGIONO –  Un villino a Dervio, nel lecchese, con affaccio diretto sul lago, nei pressi di una spiaggia demaniale e dotato di un’autorimessa per le barche. Un appartamento pentalocale con doppio balcone e con vista su Citta Alta a Bergamo, in una palazzina in centro a Bergamo in via Pascoli. La porzione di un complesso monastico del 1600 a San Giovanni Bianco (BG), completamente da ristrutturare. Un villino a Credaro (BG), a mezz’ora a piedi dal lago d’Iseo e a pochi passi dal suo emissario, il fiume Oglio.

Sono solo alcuni dei lotti, su un totale di 13 beni immobili di proprietà dell’ospedale Papa Giovanni, che sono ora stati messi all’asta per supportare l’attività dei medici e infermieri.

Tra villini, appartamenti, spazi commerciali e fabbricati, sono undici gli immobili inseriti nel bando, nove dei quali situati in provincia di Bergamo e due nel lecchese. Oltre alla villa di Dervio c’è anche un edificio nel centro storico di Oggiono, con spazio negozio al piano terra e locali al piano superiore.

La villa all’asta a Dervio

L’elenco completo dei beni con i relativi prezzi posti a base d’asta e le modalità per partecipare sono pubblicati sul sito dell’azienda ospedaliera.

Un asta particolare perché ricavato dell’asta sarà utilizzato secondo quanto disposto in vita dai benefattori deceduti, ovvero in favore di medici e infermieri. Rivolgendosi al proprio notaio di fiducia, diverse persone ogni anno esprimono la volontà, attraverso un lascito testamentario, di nominare il Papa Giovanni come erede.

L’immobile che sarà venduto a Oggiono

“Per poter rispettare l’ultimo desiderio di alcuni nostri benefattori di voler supportare economicamente l’operato dei nostri medici e infermieri, abbiamo messo all’asta il patrimonio immobiliare che ci è stato donato – ha spiegato l’avv. Monica Anna Fumagalli, direttore amministrativo dell’ASST Papa Giovanni XXIII –. Il ricavato sarà utilizzato in base alle loro precise volontà. C’è chi ha scelto di devolvere i propri beni, mobili e immobili genericamente all’ospedale. Altri hanno preferito indicare come benefattore uno specifico reparto dell’azienda”.

Alle ore 14 di giovedì 11 agosto scade il tempo per presentare le offerte in busta chiusa all’ufficio protocollo del Papa Giovanni.