Merate, il tempo scuola resta ridotto alla primaria: la protesta dei genitori

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Consiglio di Istituto ha deciso di mantenere la settimana a 27 ore anche per il prossimo anno scolastico

Alcuni genitori lanciano una raccolta firme: “Misura drastica, presa lo scorso anno in tempi di emergenza Covid. Ora vanno trovate altre alternative”

MERATE – Non ci stanno a dover fare i conti, ancora per un altro anno scolastico, con la riduzione dell’orario scolastico e per questo hanno dato vita a una raccolta firme per chiedere all’istituto comprensivo di tornare sui propri passi.

Preannunciano battaglia alcuni genitori i cui figli frequentano le scuole primarie dell’Istituto comprensivo di Merate contro la decisione, avvallata a fine giugno dal consiglio di istituto, della riduzione a 27 ore a settimana dell’orario scolastico per tutti i plessi della scuola primaria (Montello, Sartirana e Pagnano), con la cancellazione delle lezioni al venerdì pomeriggio.

Una decisione presa dal consiglio di istituto il 30 giugno e comunicata alle famiglie con una circolare del 9 luglio in cui sostanzialmente l’istituto comprensivo di Merate ha scelto di replicare anche per il prossimo anno scolastico le scelte organizzative prese nell’anno appena concluso, con la riduzione d’orario correlata alla necessità, imposta dal Covid, di spalmare il personale docente nelle nuove classi create per ridurre il numero di alunni per aula.

“Il tempo scuola è un diritto e non si taglia!” commenta Isabella Lavelli, alla guida del gruppo di genitori che vorrebbe poter riaprire la discussione sulla questione, portando in luce anche esigenze e aspetti che non sarebbero stati presi adeguatamente in considerazione con la decisione avallata dal consiglio di istituto -. Se l’anno scorso sono state accettate misure drastiche, nella speranza che in pochi mesi la situazione pandemica migliorasse, oggi ci troviamo con bambini che vedono compromessi ben tre anni della loro giovane carriera scolastica”.

Calcolatrice alla mano, la riduzione a 27 ore a settimana comporta un cospicuo taglio di ore riservate alla didattica: “Parliamo di oltre 60 ore complessive annuali per chi aveva il tempo scuola a 29 ore a settimana. Figuriamoci per chi aveva scelto il tempo pieno. E’ un taglio che rappresenta un grave e ingiustificabile danno per i bambini oltre che un pesante disagio per le famiglie”.

Per questo motivo il gruppo di genitori si è già rivolto all’Ufficio Scolastico territoriale di Lecco per una verifica della legittimità della decisione assunta, facendo anche richiesta al Comune di accesso agli atti per verificare se l’Ufficio Tecnico avesse comunicato alla scuola delle possibili soluzioni alternative, come rimozione arredi dalle classi, utilizzo spazi comuni. “Abbiamo inoltre richiesto al Sindaco e alla Giunta di supportarci nelle nostre richieste – continua Lavelli a nome dei genitori – .Ridurre il tempo scuola significa per noi aumentare le disuguaglianze. Tra l’altro sembra che pochissime scuole, quasi nessuna nel nostro territorio, abbiano optato per un taglio dell’orario settimanale. Possibile che solo a Merate, in uno degli Istituti più rilevanti, non sia stato possibile individuare soluzioni alternative?”

Ad aumentare le perplessità anche il fatto che la decisione sia stata assunta senza consultare i genitori e senza aprire un tavolo per approfondire le possibilità percorribili. “Chiediamo che l’Istituto faccia un passo indietro e si studino soluzioni, anche diversificate per i tre plessi, che portino al ripristino del tempo scuola scelto dalle famiglie in sede di iscrizione”.Intanto, il gruppo di genitori ha attivato una raccolta firme su Charge. Org per supportare le richieste: http://chng.it/xtTk2jPwW7